9 Settembre 2019, h. 15:25

STUDI – Oltre 185 mila addetti nell’artigianato della filiera auto, il 34,2% del settore. I dati del report Confartigianato Motori

In occasione della consegna del 37° Premio Confartigianato Motori venerdì scorso all’Autodromo di Monza in concomitanza con il Gran Premio d’Italia di Formula 1, viene proposto il report “Alcuni numeri chiave sulla filiera auto in Italia nel 2019 dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia   – clicca qui per scaricarlo – che fotografa la consistenza e la distribuzione sul territorio delle imprese e dei relativi addetti nella filiera.

I contenuti dello studio – Il rapporto esamina le recenti tendenze del made in Italy, la struttura imprenditoriale nei settori della Manutenzione e riparazione di autoveicoli e della Riparazione di carrozzerie di autoveicoli, propone un focus sulla componentistica auto, esamina il parco auto per tipologia di omologazione e anzianità e infine propone una appendice statistica con dati regionali e provinciali.

Imprese ed occupazione della filiera – In Italia la filiera dell’auto conta 536.811 addetti, di cui 7 su 10 (69,7%), equivalenti a 374.135 addetti, lavorano in imprese con meno di 50 addetti. Oltre un terzo degli addetti della filiera, il 34,2% pari 185.485 occupati, sono impiegati nell’artigianato. Al II trimestre 2019 sono 175.173 le imprese che operano nella filiera auto, di cui 77.260 unità, pari al 44,1%, sono artigiane.

Autoriparazione – La quasi totalità di queste imprese artigiane della filiera (93%) appartengono al settore Manutenzione e riparazione di autoveicoli. Dell’intera filiera auto oltre la metà (52,8%) delle imprese opera nel settore Manutenzione e riparazione di autoveicoli. Queste si occupano principalmente di effettuare riparazioni meccaniche di autoveicoli (54,4%) e riparazione di carrozzerie di autoveicoli (27,7%). Poco meno di 8 imprese su 10 (77%) delle 92.418 dell’autoriparazione è artigiana (71.851). Nel comparto, inoltre, si osserva una elevata concentrazione di piccole imprese che occupano il 98,3% degli addetti.

Dinamica delle imprese della manutenzione e riparazione autoveicoli – Al II trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018 le imprese totali del settore manutenzione e riparazione registrano una tenuta con una variazione tendenziale del -0,4%. A livello regionale mostrano un incremento del numero di imprese del settore Lazio (+1,2%), Valle d’Aosta (+1,1%) e Trentino – Alto Adige (+1,0%); mentre all’opposto registrano cali più accentuati Marche (-1,0%), Abruzzo (-1,2%) e Sicilia (-1,6%).

Per l’artigianato la variazione media nell’ultimo anno (II trimestre 2019 su II trimestre 2018) si attesta al -1,4%. A livello regionale registrano variazioni tendenziali positive Valle d’Aosta (+1,8%) e Trentino – Alto Adige (+0,2%) e fortemente negative Abruzzo (-2,2%) e Sicilia (-2,4%).

Fatturato – Nel 2019 si stima un fatturato del comparto Manutenzione e riparazione autoveicoli pari a 14.223 milioni di euro. Nel II trimestre 2019 il valore delle vendite del settore della manutenzione e riparazione di autoveicoli segna un +1,3% rispetto allo stesso periodo del 2018 risultato positivo ma inferiore al +2,1% registrato nella media dei 4 paesi dell’Eurozona. Nel complesso dei primi sei mesi di quest’anno il fatturato dell’autoriparazione in Italia scende leggermente (-0,4%), in controtendenza agli aumenti segnati negli altri maggiori paesi europei.

Made in Italy della filiera auto – Nei primi 5 mesi dell’anno le vendite sui mercati esteri di prodotti dell’automotive (autoveicoli, carrozzerie e parti accessorie) made in Italy segnano una diminuzione del 4,2%. Dinamica negativa influenzata dal calo della domanda estera di autoveicoli (-9,0%) da cui si ricava il 57% del valore delle vendite estere del settore, realizzate principalmente verso il mercato degli Stati Uniti che mostra un’accentuata flessione dell’export (-23,9%). Va inoltre tenuto conto che il 40,5% delle vendite oltre confine di beni dell’automotive riguardano prodotti della componentistica auto, in salita del 3,3% a maggio 2019 e più richiesti da Germania, Francia e Polonia. Su questo fronte preoccupa la frenata in corso della produzione manifatturiera tedesca dovuto in particolar modo alle difficoltà che hanno investito il settore dell’automotive: a giugno 2019 la produzione auto in Germania segna una caduta del 17,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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