9 Marzo 2020, h. 16:54

CORONAVIRUS – Nelle 26 province delle zone rosse il 34,5% del valore aggiunto e il 46,5% del made in Italy 

La gelata delle attività economiche in corso in Italia sta generando ricadute pesanti sull’economia reale. La survey condotta da Confartigianato evidenzia che le MPI del Nord prevedono (interviste concluse al 1° di marzo) una flessione del 25% del fatturato mensile, con una maggiore accentuazione (-30%) in Lombardia. Negli ultimi giorni il trend è in peggioramento, con un calo del 29% registrato dagli intervistati tra il 2 e 4 marzo. Il quadro completo nel report ‘Effetti del coronavirus sulle MPI del Nord Italia. I risultati della survey’. Clicca qui per scaricarlo.

Queste tendenze potrebbero peggiorare ulteriormente a seguito dell’allargamento dell’area interessata da interventi per il contenimento del contagio. Valgono più di un terzo dell’economia italiana i territori di Lombardia e 14 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Marche interessati dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di ieri, 8 marzo, contenente le misure urgenti applicate nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. In queste 26 province si realizza il 34,5% del valore aggiunto nazionale e quasi la metà (46,5%) del made in Italy manifatturiero. Nel dettaglio nelle 26 province in esame si contano 1.621.979 imprese, di cui un quarto (26,1%) pari a 423.305 sono imprese artigiane. Gli occupati nelle imprese sono 6,2 milioni, di cui oltre 3,6 milioni in micro e piccole imprese con meno di 50 addetti e 937 mila di occupati nelle imprese artigiane. Nel totale delle 26 province in esame l’occupazione delle MPI rappresenta oltre la metà (57,6%) dell’occupazione delle imprese e gli occupati delle imprese artigiane rappresentano il 15,1%.

Ulteriori criticità possono derivare dalla maggior esposizione dei territori sui mercati internazionali: nelle 26 province in esame la propensione all’export, data dal rapporto tra le esportazioni ed il valore aggiunto, è pari al 39,3% ed è superiore di 10,2 punti rispetto al 29,1% della media nazionale.

L’esame dei dati di dettaglio provinciale nella Nota dell’Ufficio Studi “Crisi coronavirus: quadro 26 province interessate da Decreto 8 marzo 2020. Edizione del 9 marzo 2020”. Clicca qui per scaricarla.

 

 

Emergenza coronavirus in Lombardia e altre 14 province: peso su imprese, occupati, export e valore aggiunto nazionali

Imprese registrate 2019, export ultimi 12 mesi a settembre 2019, addetti e valore aggiunto anno 2017. Ultimi dati disponibili – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Unioncamere-Infocamere 

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