20 Maggio 2021, h. 18:29

EVENTI – Il Presidente Granelli al meeting delle Pmi dei G7, cuore’ dell’economia, fondamentali per la ripresa globale

Il Presidente di Confartigianato Imprese, Marco Granelli, ha preso parte oggi a una tavola rotonda organizzata dalla federazione inglese di piccole imprese, FSB (Federation of Small Businesses) cui hanno partecipato le maggiori organizzazioni rappresentative delle micro e PMI degli Stati del G7. Al centro del confronto le priorità comuni per le piccole e medie imprese in materia di green ed economia circolare, commercio internazionale e transizione digitale.
L’incontro, nato con l’obiettivo di presentare una Dichiarazione congiunta alla Presidenza di turno del G7 che si terrà tra l’11 e il 13 giugno nel Regno Unito, è stata un’occasione di confronto per paesi come l’Italia, la Francia, la Germania, l’Inghilterra, il Canada, gli Stati Uniti e il Giappone, per discutere di come le aziende di piccola dimensione si stiano avvicinando ai nuovi obiettivi green, di quanto la pandemia abbia influenzato il loro approccio e quali ulteriori azioni siano necessarie per supportare e sostenere le imprese.

A questo proposito, il Presidente Granelli ha sottolineato che “le micro e piccole imprese italiane hanno, da sempre, una propensione alla sostenibilità ambientale. Non a caso, l’Italia è al primo posto per ciò che concerne la diffusione e lo sviluppo di pratiche sostenibili, che, soprattutto in questo periodo di crisi, vengono considerate una leva strategica per la ripresa delle PMI. Granelli ha poi evidenziato come le PMI Italiane siano sostenibili per “definizione”, ma che fatichino a comunicarlo e quindi a trasformarlo in un valore aggiunto. Secondo Granelli sarà necessario, al fine di supportare le imprese nel miglioramento della propria sostenibilità creare un ecosistema abilitante, che faciliti innovazione e investimenti.

Il Presidente ha ricordato che la Confederazione ha sollecitato al Governo di rendere stabili gli incentivi per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici, la proroga a tutto il 2023 del superbonus 110%, la valorizzazione degli appalti a km0 ed incentivi per collaborazione tra enti di ricerca pubblici e micro e piccole imprese.

Sul tema della transizione digitale il dibattito si è concentrato su come la pandemia abbia influito sulla velocità di digitalizzazione delle imprese rappresentate, oltre che sul divario digitale che inevitabilmente la crisi ha messo in evidenza, così come della necessità di un’azione collettiva a livello internazionale per aiutare le imprese a sbloccare i vantaggi del commercio elettronico. Il Presidente Granelli ho sottolineato che tutte le imprese hanno reagito alla crisi in modo molto differenziato, dovendo però confrontarsi con l’aumento dell’importanza delle tecnologie digitali. La pandemia ha, di fatto, accentuato il divario tra i sentieri di sviluppo delle imprese evidenziando che quelle che prima della crisi risultavano più dinamiche (ad esempio per investimenti in organizzazione, capitale umano, tecnologia) sembrano reagire meglio alla crisi in atto, attraverso la riorganizzazione produttiva, l’introduzione di nuovi beni, l’avvio di nuove relazioni con altri soggetti, l’intensificazione della transizione digitale. Pertanto, al fine di sostenere le PMI nelle sfide che la transizione digitale porta con sé, Confartigianato chiede maggiori incentivi per l’accesso a tutte le tecnologie, sia quelle di base che quelle più complesse. In relazione a questa necessità, secondo Granelli, dovrebbero essere rafforzati, specificatamente, gli strumenti di finanza agevolata per i prossimi anni con soluzioni di certezza temporale su base minima triennale.

Nel terzo panel il dibattito si è concentrato sul ruolo delle PMI all’interno del commercio internazionale e di come esistano tuttora delle barriere che impediscono alle imprese, soprattutto di piccola dimensione, di svolgere un ruolo centrale. A tal riguardo, il Presidente Granelli ha sottolineato come l’export sia una realtà importante per il sistema Italia e che le piccole imprese svolgono un ruolo sempre più determinante per la crescita economica del nostro Paese. Permangono tuttavia delle difficoltà, riferite a carenze di tipo strutturale, a queste si aggiungono le barriere agli scambi, soprattutto non tariffarie, che trovano gravoso il peso amministrativo delle normative, in particolar modo per quanto riguarda le regole di origine dei prodotti. Pertanto, Confartigianato ritiene indispensabile creare un ambiente favorevole alle PMI, che permetta a queste ultime di sfruttare i potenziali benefici e di far fronte ai costi aggiuntivi o alle minacce derivanti dalle crescenti forze dell’internazionalizzazione. Uno scenario possibile grazie ad una possibile riduzione delle barriere finanziarie, un miglioramento dell’accesso ai finanziamenti e una maggiore assistenza specializzata per ciò che concerne la formazione digitale e la ricerca di nuovi partner.

I rappresentanti delle Organizzazioni datoriali dei 7 Paesi hanno concordato sulla necessità di agire insieme, come sottolineato nella dichiarazione congiunta, in un’azione collettiva per: mettere le piccole imprese al centro dei piani di ripresa economica, sostenere le piccole imprese nel loro percorso di riduzione delle emissioni di carbonio, affrontare il divario digitale, tassazione equa dell’economia digitale per eliminare i vantaggi delle multinazionali del web, sostenere un quadro commerciale internazionale favorevole alle piccole imprese.

In conclusione, i partecipanti hanno sottolineato a gran voce come le piccole imprese siano il cuore della nostra economia e delle nostre comunità. E saranno fondamentali per la ripresa globale dopo la pandemia. L’incontro odierno rappresenta solo l’inizio di un impegno preso a livello globale dalle organizzazioni imprenditoriali dei Paesi del G7 per affrontare collettivamente queste sfide.

 

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