9 Luglio 2021, h. 09:26

FORLI’ – ‘Cambia Vita’ per combattere lo spopolamento dei comuni montani. Confartigianato Forlì tra i partner dell’iniziativa 

Primo bilancio per il Progetto Cambia Vita promosso, a partire da dicembre 2019, dal Comune di Rocca San Casciano (Forlì-Cesena), guidato dal sindaco Pier Luigi Lotti e che vede, tra gli altri partner, la collaborazione di Confartigianato di Forlì

Sabato 26 giugno, nella cornice del Parco Gramsci, a una anno di distanza dalla presentazione, i promotori hanno fatto il punto della situazione di quanto realizzato i questi mesi, pur resi complessi dagli effetti della pandemia. Alla base del progetto, la volontà di far provare per una settimana la vita in un piccolo comune montano, ben servito e poco distante dal comune capofila in termini chilometrici, ma immerso nel verde e circondato dalla bellezza dei crinali appenninici, caratterizzato da un’elevata qualità della vita, grazie a una comunità inclusiva e disponibile.

Come spiegato da Maurizio Gardini, neoeletto presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, che ha aperto la sessione degli interventi, il progetto mette al centro la comunità. I piccoli comuni collinari e montani soffrono, da anni, di una lenta emorragia di popolazione a favore delle città poste lungo la via Emilia; paradossalmente la pandemia ha posto l’accento sulla qualità della vita, spingendo molti a ripensare il proprio stile di vita. Tuttavia, per poter essere realmente attrattive, queste realtà necessitano di investimenti in infrastrutture materiali e immateriali: dalla banda larga alla viabilità stradale. Dello stesso segno l’intervento di Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia Romagna, che ha ricordato la grande opportunità offerta dallo smartworking, oggi stabilmente introdotto da importanti realtà aziendali. Questa modalità lavorativa offre l’opportunità di scegliere di abitare lontano dal luogo di lavoro, in comunità meno frenetiche rispetto alle città della pianura, riscoprendo il piacere di vivere la casa e i propri spazi. Come evidenziato anche dagli altri relatori presenti, la popolazione residente attiva è presidio del territorio, garantendo la manutenzione e la tutela dell’ambiente, elemento prezioso per prevenire il dissesto idrogeologico. Fondamentale, per essere attrattivi, non solo per i potenziali nuovi residenti ma anche per sostenere la riscoperta turistica della zona, la presenza dell’artigianato di servizio, elemento aggregante di ogni comunità. L’obiettivo è favorire la crescita di un tessuto produttivo ecosostenibile, che sappia coniugare i bisogni della comunità, tutelando al contempo le risorse ambientali.

Oltre agli interventi dei relatori, la mattina di lavori è stata arricchita dai contributi video di due famiglie che hanno aderito alla prova e successivamente scelto di trasferirsi nel comune rocchigiano, la testimonianza più tangibile della validità dell’iniziativa, che, a oggi, ha visto il tutto esaurito nelle prenotazioni, sospese nei mesi di lockdown e, da maggio, riprese a pieno ritmo.

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