31 Marzo 2022, h. 17:23

STUDI – Made in Italy in settori di MPI: nel 2021 al top del 7,9% del PIL. Pesa la guerra e il ritardo della moda

 

Lo scoppio della guerra in Ucraina ha accelerato la crisi energetica iniziata nel 2021, generando segnali recessivi che influenzano negativamente la competitività delle imprese e compromettono i buoni risultati conseguiti nel 2021, come nel caso delle esportazioni. In particolare, nei settori a maggior concentrazione di MPI – alimentari, moda, mobili, legno, metalli e altre manifatture, quali soprattutto gioielleria ed occhialeria – l’export lo scorso anno è salito a 141,2 miliardi di euro, raggiungendo il massimo storico del 7,9% del PIL. Nonostante il pesante ritardo della moda, le esportazioni in questi settori recuperano completamente la crisi causata dalla pandemia, superando del 4,2% i livelli del 2019: la crescita del +18,3% nel 2021, leggermente più accentuata del +17,5% del Manifatturiero, più che compensa il calo del 12,0% del 2020. L’analisi delle vendite all’estero di questo rilevante cluster della manifattura italiana è proposta nell’ultima Elaborazione Flash curata dall’Ufficio Studi ‘Made in Italy nei settori di MPI, tra pandemia e guerra in Ucraina’. Per scaricarla accedi a ‘Consultare ricerche e studi’.

Pesanti effetti della guerra in Ucraina – Il report di Confartigianato evidenzia che l’Italia è il terzo fornitore europeo di prodotti nei settori di MPI nei mercati di Russia e Ucraina, per salire al primo posto per i prodotti della moda, mobili e gioielleria. In questi ultimi due settori il report propone due focus sul made in Italy nei mercati coinvolti dalla guerra. Inoltre, viene registrato che nel 2021 ammontano a 2,2 miliardi di euro le esportazioni dei beni di lusso oggetto di sanzioni Ue contro la Russia (qualora superino una soglia, di norma, di 300 euro di valore unitario). La guerra ha amplificato gli effetti negativi di alcune criticità manifestate nel corso del 2021 e che stavano compromettendo la ripresa della manifattura: la scarsità di materiali, l’allungamento dei tempi di consegna, l’aumento dei prezzi delle commodities e del costo del nolo di container, a cui si è affiancato il rallentamento dell’import cinese.

Nel 2021 recupero diffuso tra i settori, ma pesa il ritardo della moda – La performance positiva è diffusa tra i settori, ad eccezione della moda che, come anticipato nell’ultimo report settoriale, registra un calo dell’export del 4,4% rispetto ai livelli pre-pandemia. Tra i principali settori di MPI superano i livelli pre-crisi l’alimentare con il +15,2%, i mobili con il +8,3%, i metalli con il +7,8%, le altre manifatture con il +7,6% e il legno con il +6,6%. Sono invece sotto i livelli di due anni prima il tessile con -5,1%, la pelle (prevalentemente calzature e borse) con -5,0% e l’abbigliamento con -3,5%.

Il trend dei territori – Tra le principali regioni si rileva un recupero a doppia cifra per l’export di MPI nel Lazio (+23,4% rispetto al 2019), in Friuli-Venezia Giulia (+15,4%) e Trentino-Alto Adige (+14,5%). Si registrano, inoltre, aumenti sopra alla media in Campania (+8,0%), Veneto (+5,4%) e Lombardia (+4,6%).

Sempre tra le principali regioni, i settori di MPI mostrano una dinamica migliore rispetto a quella del Manifatturiero nel Lazio (il +23,4% dei settori in esame supera nettamente il +3,5% del manifatturiero) in Trentino-Alto Adige (+14,5% vs. +10,5%), in Campania (+8,0% vs. +5,8%) e in Puglia (+1,0% in controtendenza rispetto al -8,9% della manifattura).

Tra le principali province, si registra una crescita a doppia cifra dell’export 2021 rispetto il 2019 a Pordenone (+23,0%), Torino (+17,8%), Roma (+17,7%), Salerno (+17,6%), Parma (+17,1%), Verona (+13,8%), Provincia Autonoma di Bolzano (+13,3%), Modena (+10,4%) e Udine (+10,3%).

I dati territoriali sono proposti dall’Appendice statistica ‘Esportazioni dei settori MPI nel 2021 per regione e provincia’. Per scaricarla accedi a ‘Consultare ricerche e studi’.

 

Peso sul PIL export in settori a maggior concentrazione di MPI

Anni 1995-2021. % su PIL. 9 divisioni Ateco 2007 con % add. in MPI su add. div.>=60% nel 2019 (10,13,14,15,16,18,25,31 e 32) – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Export dei settori di MPI con dettaglio dei principali comparti e Manifatturiero: dinamica annuale e su pre-crisi

Anno 2021. Variazione % su 2020 e su 2019 (pre-crisi) decrescente. Stampa (0,01% del Manifatturiero) non presente nel grafico – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Dinamica su pre-crisi dell’export dei settori di MPI e del Manifatturiero per regione

Anno 2021. Variazione % su 2019 (pre-crisi), settori di MPI decrescenti. Primo gruppo: oltre l’1% di export MPI – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Dinamica su pre-pandemia dell’export dei settori di MPI nelle 31 principali province

Anno 2021. Variazione % su 2019 (pre-crisi). Province con oltre l’1% di export MPI – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

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