17 Maggio 2022, h. 15:17

COMUNICAZIONE – Rinnovato il contratto nazionale di lavoro

E’ stato firmato il 16 maggio da Confartigianato Comunicazione, dalle altre Organizzazioni artigiane e dai Sindacati di categoria (Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil) l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area comunicazione.

Alla sigla dell’intesa ha partecipato il Presidente di Confartigianato Comunicazione Maurizio Baldi che ha dichiarato: “La trattativa è stata lunga ma assolutamente necessaria per trovare un accordo condiviso. Come imprenditori comprendiamo bene le difficoltà dei nostri dipendenti e siamo solidali con loro. D’altra parte, il settore della Comunicazione comprende anche comparti in fortissima difficoltà, in particolare quello tipografico, che da anni stanno attraversando una crisi senza precedenti dovuta sia alla trasformazione e alla contrazione del mercato sia ai fortissimi aumenti del costo dell’energia e delle materie prime che hanno contribuito ad aggravare la situazione. Noi imprenditori abbiamo bisogno dei dipendenti per formare professionalità specializzate e gratificarle come meritano e per questo è necessario l’impegno comune per ottenere detassazioni e agevolazioni”.

Per la parte economica e per quanto riguarda i dipendenti delle imprese artigiane, l’accordo prevede un aumento retributivo mensile riferito al Livello 4 pari a 78 euro a regime, da erogarsi in due tranches.
Per i dipendenti delle imprese non artigiane, l’aumento è di 80 euro a regime per il Livello 4. Inoltre sarà erogata, in due tranches, una somma ‘una tantum’ pari a 155 euro lordi.

L’accordo reintroduce nel contratto le causali di ricorso del contratto a tempo determinato che si aggiungono a quelle stabilite dal decreto Dignità. Confermata, inoltre, la normativa del contratto a termine stagionale.
Per quanto riguarda l’apprendistato professionalizzante sono state abbassate le percentuali per il calcolo del trattamento retributivo dell’apprendista per il terzo e quarto trimestre. Il monte ore contrattuale della flessibilità è stato portato da 144 a 160 ore annue.

 

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