25 Giugno 2022, h. 08:45

MEDIA – Sostenibilità del debito pubblico e ‘saper fare con arte’ nella nuova edizione di Spirito Artigiano

 

Spirito Artigiano ‘apre’ la nuova edizione con un’analisi sulle prospettive del nostro debito pubblico a seguito dell’aumento dei tassi di interesse deciso dalla BCE. La firma Carlo Cottarelli, economista e Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano.

“Il fatto che il nostro debito pubblico resti così elevato – scrive Cottarelli – ci lascia, purtroppo, ancora troppo esposti ai movimenti dei tassi di interesse. Il debito va ridotto, gradualmente e sperando di farlo attraverso la crescita economica, ma, nel frattempo, restiamo esposti a rischi, a meno di nuovi interventi di sostegno della BCE che sono meno probabili in un contesto di alta inflazione”.

Il futuro dell’economia italiana dipende anche dall’intraprendenza di uomini come Giuseppe Ippolito, titolare della TEIP, piccola impresa di Viterbo, ma eccellenza assoluta nel settore della manutenzione di infrastrutture e grandi opere. Il racconto della sua esperienza di successo spiega quanto sia importante “una vera cultura imprenditoriale, che guardi con convinzione all’innovazione, alla qualificazione e all’organizzazione, e che trovi nella rete tra piccole imprese una chiave di fondamentale di crescita”.

E delle doti dell’artigiano che ‘sa fare con arte’ parla Daniela Cavallo, architetto e docente di marketing territoriale, che, con un gruppo di lavoro su “Arte e Impresa”, sotto l’egida della Fondazione Accademia Carrara di Bergamo, ha individuato nel Made in Italy un modo di essere, una maniera di fare, un modello di vita sostenibile, con un legame forte tra Arte e Impresa. “Cerchiamo così – dice Daniela Cavallo – Imprenditori Magnifici che siano modello del Made in Italy per costruire una visione del futuro che sia agire per il Bene Comune. Con Arte”.

La necessità di tutelare il nostro artigianato tradizionale viene approfondita da Giovanni Boccia, direttore della Fondazione Germozzi, il quale rileva che “molti mestieri artigiani in Italia rischiano di sparire e, con essi, una parte fondamentale della memoria e della vita di comunità che hanno tramandato di generazione in generazione gesti sapienti fatti di storia, valori e conoscenze antiche”. Per Boccia, che richiama la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, dovremmo quindi seguire l’esempio di Paesi come il Giappone e la Francia “che hanno attivato precisi programmi nazionali per la tutela dei Maestri Artigiani che rispondono alle caratteristiche previste, riconoscendo ad essi lo status di Tesoro umano vivente e mettendoli nelle condizioni di proseguire il loro prezioso lavoro. Attorno ad essi precisi programmi di sostegno economico, scuole per la trasmissione delle competenze ed altre iniziative salvaguardano il trasferimento di un’saper fare’ che è sintesi dei valori, storia e cultura delle comunità e del Paese intero”.

Una riflessione sul significato di ciò che è arte viene proposta nella recensione, rilanciata dal quotidiano ‘Avvenire’, del libro ‘Scambiarsi le arti. Arte & Antropologia’. Un invito a ripensare al rapporto tra arte e antropologia per rispondere a queste domande: è arte solo ciò che è effimero oppure anche un oggetto di uso comune? Sono arte anche le usanze, gli oggetti ed i gesti quotidiani di popolazioni e comunità che hanno interessato l’attenzione degli antropologi?

Di sicuro l’arte di saper fare resiste anche nelle condizioni più ostili. Lo dimostrano undici fashion designer ucraini, ospiti della rassegna Pitti Uomo, appena conclusasi alla Fortezza da Basso di Firenze. In un articolo su ‘Milano Finanza Fashion’, è raccontato il loro l’attaccamento al lavoro, alla cultura e alle tradizioni del loro territorio, un rapporto più forte e saldo che mai in questo momento così drammatico per il loro Paese.

Consentire ai nostri connazionali di lavorare all’estero in condizioni di sicurezza è l’obiettivo perseguito dall’Unità di Crisi della Farnesina che mette a disposizione delle imprese italiane una serie di strumenti gratuiti per aumentare la sicurezza sul lavoro, la preparazione e le competenze dei dipendenti in missione nei Paesi stranieri. In un’intervista, Nicola Minasi, Capo della struttura operativa del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale per le emergenze all’estero dei nostri connazionali, illustra i “servizi dedicati soprattutto alle micro e piccole imprese che non hanno strutture e fondi da investire in modelli organizzativi e software di sicurezza. Questi strumenti esistono già e sono a disposizione di tutte le imprese italiane”.

Il successo di un’impresa può dipendere dalla paura di perdere. Una motivazione “che ti fa arrivare pronto e preparato alla prossima sfida, che ti fa studiare di più, ti fa migliorare e non ti fa dormire la notte” spiega, in un’intervista, Gian Paolo Montali, allenatore, dirigente sportivo e attuale Direttore generale della Ryder Cup 2023 di golf. Una ‘lezione’, la sua che vale per lo sport ma anche per le attività d’impresa, dove tenacia, coraggio, spirito di sacrificio e voglia di superarsi sono gli ingredienti per raggiungere gli obiettivi.

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