10 Settembre 2022, h. 06:41 Media

MEDIA – Spirito Artigiano esplora i limiti alle libertà, il lifelong learning, i borghi finti

Il valore della libertà e il rischio di perderne pezzi sempre più grandi è il tema che apre la nuova edizione di Spirito Artigiano. Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis, firma un’approfondita analisi sul progressivo arretramento di molti Paesi del mondo sul terreno del rispetto dei diritti civili e delle libertà politiche.

Un fenomeno che, secondo Valerii, deve ‘spingerci a un esercizio di profonda riflessione su ciò che non ha funzionato nel nostro modello di sviluppo degli ultimi trent’anni. A cominciare dall’indebolimento del tessuto relazionale delle comunità locali. Una questione su cui lo “spirito artigiano” ha storicamente dimostrato di poter dare un contributo determinante. Non è più solo un problema di stentata crescita del Pil, bensì di preservazione dei nostri valori fondativi, a cominciare da quello della libertà”.

Su come cambia il modo di imparare in un mondo sempre più tecnologico interviene Franco Amicucci, Direttore di Skilla, secondo il quale “l’onda della rivoluzione digitale lancia una grande sfida a tutti i sistemi di apprendimento, pubblici e privati, scolastici ed aziendali, che è quella di far evolvere i propri modelli didattici per renderli coerenti con il vissuto sempre più digitale delle persone e della società. Questa rivoluzione non coinvolge solo la scuola, ma tutte le organizzazioni e l’intera società perché, finita l’epoca della separazione tra una prima parte della vita dedicata allo studio e una seconda dedicata al lavoro, siamo entrati nell’epoca in cui la prima fase di studio getta le basi di un apprendimento che dovrà proseguire per tutto l’arco della vita”.

Il valore artigiano che combina qualità, innovazione e design, è testimoniato dalla storia della Casali AV di Cesenatico, azienda che trasforma il vetro in oggetti e soluzioni per l’arredamento e l’interior design. Nata quasi quarant’anni fa, riesce a mantenere la propria anima di impresa famigliare nonostante esporti in ogni angolo del globo.

Il ‘fronte’ degli artigiani registra anche la storia, riportata da Firenze Today, di chi si è dovuto arrendere all’offensiva del Covid e della guerra in Ucraina. E’ accaduto alla storica azienda ‘Bartolucci’ famosa nel mondo per la produzione dei burattini di Pinocchio e di altre creazioni in legno. E’ stata costretta a chiudere i battenti a causa della crisi del mercato, legato soprattutto ai turisti italiani e stranieri, provocata dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina.

Da Firenze ripartono le speranze per i giovani che vogliono fare impresa. Il Corriere della sera riferisce della 28° edizione di Artigianato e Palazzo, in programma nel capoluogo toscano dal 16 al 18 settembre, che ospita il progetto Blogs&Crafts Europe, di cui sono protagonisti 12 artigiani under 35.

E ancora di giovani e della crisi delle nuove generazioni parla un articolo pubblicato sul sito dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Disoccupazione giovanile, parità di genere, Neet, ‘degiovanimento’, povertà educativa e scarse competenze delineano il quadro di una situazione drammatica che mette una seria ipoteca sul futuro dell’Italia.

Italia che è fatta di luoghi bellissimi e senza eguali nel mondo. A cominciare dai ‘borghi’ per i quali è scattata la gara, anche mediatica, a riscoprirli e a valorizzarli. Ma, in un articolo su il Corriere della sera, si mette in guardia sui rischi di questa nuova moda, di questa ‘fiera delle vanità’ dove si vendono prodotti edulcorati e ‘finti’, ignorando la vera natura e le reali esigenze di sviluppo dei tanti paesi e paesini del Belpaese e di chi li abita, imprenditori compresi.

‘Sfoglia’ Spirito artigiano

 

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