26 Gennaio 2023, h. 10:04

ORAFI – L’oreficeria artigiana made in Italy conquista il mondo grazie al VicenzaOro January 2023

Si è conclusa l’edizione dei record di VicenzaOro January 2023, la kermesse che riunisce tutto il mondo della gioielleria e che ha registrato un primato storico di affluenza con +11,5% rispetto all’edizione pre pandemica del gennaio 2020, nonché una delle più partecipate in 70 anni di vita della fiera.

I buyers esteri sono raddoppiati rispetto all’edizione invernale 2022 (+105%), l’incoming estero ha raggiunto quasi il 60% del totale, da 136 Paesi del mondo (Europa, Medio Oriente, Asia, Turchia, Nord America, l’Africa l’America Latina).

Alla Opening Ceremony la presenza di ospiti di rilievo quali il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ed il Presidente della regione Veneto Luca Zaia. Il Ministro ha portato l’attenzione sul comparto orafo mettendo al centro della discussione il saper fare come elemento distintivo dell’imprenditorialità nella filiera: “L’azione di questo Governo – interviene il ministro Urso – sarà sempre orientata in difesa delle arti e dei mestieri: ciò passerà anche da un’attenzione particolare verso il mondo della formazione, chiave per colmare il divario di competenze richieste dal mercato del lavoro e difficili da reperire”. “Il governo sta investendo molto – continua Urso – sia nelle scuole attraverso il lavoro sul Liceo Made in Italy, sia con un finanziamento di 100milioni sulla filiera industriale del Made in Italy, con attenzione su formazione e tecnologie”.

Durante la kermesse incisiva anche la presenza delle imprese associate a Confartigianato: “La grande maggioranza degli espositori italiani a VicenzaOro proviene dai nostri principali distretti manifatturieri. Ancora una volta la parte del leone verrà giocata dalle imprese orafe di Arezzo che rappresentano quasi il 30% dei circa 650 espositori italiani”, aggiunge Parrini. Confartigianato è stato infatti presente con gli stand collettivi delle Associazioni provinciali di Vicenza e Arezzo, che rappresentano la delegazione più numerosa tra le collettive associative nazionali.

Dal distretto vicentino provengono il 23% degli espositori, mentre invece il distretto di Valenza Po, il polo produttivo e commerciale di Napoli e Caserta e l’hub di Milano garantiscono ciascuno circa il 10% degli espositori.

Come evidenzia nel suo discorso, a nome di Confartigianato e CNA, tenutosi durante la cerimonia di inaugurazione il Professore di Economia e gestione delle Imprese all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Stefano Micelli: “sono le filiere composte da micro e piccole imprese artigiane che fanno la “fortuna” dei grandi ed è un tesoro che i grandi brand stanno riscoprendo e valorizzando. Non bisogna più parlare solo di imprese ma di distretti, per continuare ad eccellere ed aumentare la competitività internazionale.”

L’Export derivante dall’ oreficeria infatti rappresenta il 13% dell’intero comparto moda. Il settore, oltre ad essere trainante, è in continua evoluzione, come confermano i dati che l’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese segnala nell’ultimo report relativo alla gioiellerie ed oreficeria.

Oltre alle imprese artigiane e industriali erano presenti alla manifestazione fieristica i marchi dell’alta gioielleria, i distributori di pietre preziose oltre agli operatori del settore packaging e visual merchandising nonché i produttori dei macchinari più avanzati per la manifattura orafa.

Secondo il Presidente di Confartigianato Orafi Luca Parrini, si conferma con VicenzaOro il trend già sperimentato nel corso del 2022. “Con l’uscita dall’emergenza sanitaria – dichiara Parrini – assistiamo ad un forte ritorno di interesse per il gioiello made in Italy da parte di buyer che precedentemente indirizzavano i loro acquisti verso i nostri competitor delle aree medio-orientali ed asiatiche”.

“Con la fiera di Vicenza – conclude il Presidente Parrini – abbiamo riscontrato anche un certo risveglio di interesse da parte dei dettaglianti e dei grossisti del nostro mercato interno”.

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