30 Marzo 2023, h. 15:09

STUDI – Microimprese con dipendenti, il 32,8% è ad elevato dinamismo. L’analisi della rivista dell’INAPP

 

L’ultimo numero della rivista Sinappsi dell’INAPP è stato presentato nei giorni scorsi nel corso del convegno ‘Politiche di sviluppo per le piccole e le microimprese‘ tenuto a Roma e aperto da Sebastiano Fadda, Presidente INAPP.

La parte monografica del numero 3-2022 della rivista, curato da Leonello Tronti dell’Università degli Studi Roma Tre,  ha affrontato, sotto diverse angolazioni, il tema dello sviluppo delle piccole e delle microimprese con contributi che ne hanno esaminato i caratteri fondamentali, evidenziando alcune delle potenzialità di questo importante segmento dell’apparato produttivo italiano. Sono emersi punti di forza e di debolezza, impegno per lo sviluppo, aree di eccellenza e arretratezza, oltre ad elementi utili per identificare interventi di politica economica capaci di valorizzare questo rilevante segmento del sistema produttivo.

Nell’articolo sui profili strategici delle microimprese italiane di Stefano Costa, Stefano De Santis e Roberto Monducci si analizzano le microimprese italiane, individuandone i differenti profili in relazione alla propensione al cambiamento e all’innovazione. Le imprese dei profili più evoluti sono circa un terzo del totale e presentano risultati economici e propensione alla crescita ampiamente superiori a quelli degli altri profili. Si tratta di 238mila imprese, che rappresentano il 32,8% delle micro imprese con dipendenti, il 35,7% degli addetti (1,2 milioni) e il 44,1% del valore aggiunto complessivo.

Un ulteriore fattore che favorisce strategie orientate al cambiamento e all’innovazione – già oggetto di analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato – è rappresentato dal passaggio generazionale.

Nel corso del dibattito durante la tavola rotonda, Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato, ha sottolineato il valore delle analisi contenute della rivista, utili per orientare gli imprenditori verso modelli di successo. Inoltre, l’approfondimento svolto sui preziosi dati dell’Istat sulle imprese tra 3 e 9 addetti recupera un gap conoscitivo dato dai regolamenti statistici europei che concentrano le indagini della statistica ufficiale sulle imprese con 10 addetti ed oltre.

Uno dei fattori chiave dello sviluppo è quello delle relazioni tra imprese. In questa ottica, come già da tempo propone Confartigianato, è stato suggerito ai ricercatori di indagare i dati della fatturazione elettronica, un giacimento ancora poco esplorato. Secondo Quintavalle, una appropria elaborazione di questi flussi di informazioni consentirebbe di svelare con un grande dettaglio le interdipendenze per settore, dimensione e localizzazione delle imprese, consentendo agli studiosi di descrivere in chiave innovativa le relazioni delle imprese all’interno di filiere e distretti, piuttosto che le relazioni con la Pubblica amministrazione e le società di servizio pubblico locale.

Qui le valutazioni sugli spunti della rivista e qui sulle policy.

Fonte: Costa S., De Santis S., Monducci R. (2022), I profili strategici delle microimprese italiane: vincoli dimensionali e potenzialità di sviluppo, Sinappsi, XII, n.3, pp.28-49

 

 

 

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