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Le competenze digitali e green nell’autoriparazione nel nuovo report sulla filiera auto

Il crescente utilizzo della tecnologia nella filiera auto profila una domanda di lavoro delle imprese di autoriparazione caratterizzata da una maggiore diffusione di competenze digitali. Inoltre, le imprese del settore confermano una domanda di lavoratori con una spiccata vocazione alla sostenibilità ambientale. L’analisi è proposta nell’Elaborazione Flash ‘Alcuni numeri chiave sulla filiera auto in Italia nel 2025’ pubblicata ieri, predisposta dall’Osservatorio MPI Confartigianato Emilia-Romagna con la collaborazione dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, in occasione del 43° Premio Confartigianato Motori.

L’analisi dei dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere-Ministero del Lavoro e Politiche Sociali mostra che nel 2024 le imprese ricercano 39mila meccanici artigianali e riparatori di automobili a cui nel 52,9% dei casi sono richieste competenze di applicare tecnologie digitali ed al 72,6% viene richiesta la capacità di gestire prodotti e tecnologie green.

Per il 17,9% delle entrate vi è una elevata richiesta di capacità di applicare tecnologie digitali (necessità di livello medio-alto e alto) per innovare e automatizzare i processi, come l’uso di intelligenza artificiale, cloud computing, Industrial Internet of Things, data analytics e big data, realtà virtuale e aumentata e blockchain. Le regioni con una quota più ampia di entrate a cui sono richieste competenze digitali elevate sono Molise (47,4%), Abruzzo (27,7%) e Sardegna (26,6%) mentre registrano quote più contenute Liguria (7,8%), Emilia-Romagna (12,3%) e Friuli-Venezia Giulia (12,7%).

Inoltre, le imprese del settore confermano una spiccata vocazione alla sostenibilità ambientale. Nel 2024 per il 24,6% delle 39mila entrate previste di meccanici e riparatori di autoveicoli c’è elevata necessità di green-skill, quota superiore rispetto a quella rilevata per il totale entrate (18,5%), denotando quanto siano importanti nello svolgimento del mestiere le competenze specifiche di gestire prodotti e tecnologie green. Tale quota risulta più elevata in Sicilia (37,7%), Puglia (37,1%) e Basilicata (35,7%) mentre le quote più contenute sono quelle di Umbria (15,4%), Veneto (18,7%) e Toscana (19,1%).

 

I contenuti del report

Il lavoro di Confartigianato offre un quadro aggiornato e approfondito della filiera auto italiana nel 2025. La perimetrazione delle imprese, basata sulla classificazione Ateco 2025, fotografa la struttura di un settore strategico per l’economia nazionale.

La filiera auto italiana si conferma un sistema a forte radicamento artigiano, centrale per l’occupazione e la competitività, ma chiamato ad affrontare sfide decisive legate all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità e alla capacità di attrarre nuove professionalità e a mobilità più green.

La filiera auto conta 174.409 imprese, di cui il 97,9% operanti nei servizi e commercio e il 2,1% nella produzione. L’artigianato rappresenta un pilastro fondamentale: 71.642 imprese, pari al 41,1% del totale, concentrate soprattutto nella manutenzione e riparazione di veicoli, dove la quota artigiana raggiunge il 75%.

Gli addetti complessivi della filiera ammontano a oltre 558mila, con una forte presenza di micro e piccole imprese: quasi il 70% lavora infatti in MPI con meno di 50 addetti. La dinamica occupazionale di lungo periodo mostra come l’autoriparazione sia il comparto più vitale, con un incremento del 5,7% degli addetti dal 2012 al 2023.

Il report analizza inoltre l’andamento dei prezzi e del fatturato del comparto: dopo la fiammata inflazionistica del 2022-2023, i prezzi di manutenzione dei veicoli nei primi sette mesi del 2025 crescono del 2,8% a fronte del +4,3% della media UE segnando la miglior performance tra i principali paesi europei: Germania (+5,6%), Spagna (+3,3%) e Francia (+3,2%). Tuttavia, il fatturato in volume registra un calo, evidenziando la difficoltà di spesa delle famiglie in una fase congiunturale che presenta delle incertezze.

 

Meccanici e riparatori di autovetture con elevata richiesta di competenze digitali o competenze green nelle regioni

Anno 2024. % su totale entrate previste, categoria di professione 62.31. Necessità della competenza di livello medio-alto e alto – Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Emilia-Romagna su dati Unioncamere-MLPS, Sistema Informativo Excelsior

Capacità di applicare tecnologie digitali

Capacità di applicare tecnologie prodotti/tecnologie green

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