“Rimanere sulle spiagge”: Confartigianato Demaniali rilancia il fronte comune per la tutela delle imprese balneari
Si è svolto alla Fiera di Rimini, nell’ambito della manifestazione InOut – The Hospitality Community, l’annuale appuntamento promosso da Confartigianato Imprese Demaniali, dal titolo “Rimanere sulle spiagge – Alleanze strategiche per le concessioni balneari”.
Un incontro molto partecipato che ha riunito rappresentanti istituzionali, esperti giuridici e operatori del settore per affrontare le criticità e le prospettive del comparto, in un momento di grande incertezza normativa.
Il settore balneare italiano, pilastro dell’economia turistica nazionale, sta infatti vivendo una fase cruciale. Confartigianato Imprese Demaniali è in prima linea per tutelare le imprese artigiane, valorizzando il lavoro, la professionalità e gli investimenti che hanno reso le spiagge italiane un’eccellenza nel mondo.
La battaglia non è contro la modernizzazione, ma per un sistema che garantisca equità e sostenibilità agli operatori che da decenni si prendono cura del litorale italiano. Durante l’incontro è stato lanciato un appello all’unità della categoria e al Governo affinché apra un dialogo costruttivo con l’Unione Europea per difendere la specificità del modello italiano, oggi minacciato dalla direttiva Bolkestein.
Ad aprire i lavori, i saluti del presidente di Confartigianato Imprese Rimini, Davide Cupioli, e del presidente di Confartigianato Imprese Emilia-Romagna, Davide Servadei, che hanno sottolineato l’impegno costante del sistema Confartigianato nel sostenere le imprese demaniali e nel chiedere un quadro normativo chiaro e stabile.
Intorno al titolo, “Rimanere sulle spiagge, alleanze strategiche per le concessioni balneari”, il presidente dei demaniali Mauro Vanni ha lanciato un appello all’unità della categoria e uno al ministro affinché faccia presto a definire un chiaro quadro della situazione.
“Il Governo ci aveva promesso una battaglia a sostegno delle ragioni delle imprese balneari, protagoniste centrali nella qualità dell’offerta turistica balneare nel Paese. Questa battaglia attualmente è stata disertata.
Aspettiamo il decreto indennizzi, in ritardo rispetto agli annunci, ma la palla è ora nelle mani dei comuni che sono chiamati ad istituire i bandi, che anche senza decreto, saranno probabilmente istituite ugualmente. Ciò porterà inevitabilmente a dei ricorsi. Se le Amministrazioni vogliono salvaguardare davvero le aziende ed il valore che portano all’economia, vanno trovati i meccanismi che le valorizzino e le proteggano. In un momento così, voglio essere chiaro, serve restare uniti perché questa battaglia la si vince insieme o la si perde insieme.
L’unità e la compattezza che chiedo devono riguardare anche le categorie. Non ci si salva da soli, se staremo tutti insieme, sono convinto che una strada per risolvere un problema ormai ventennale la troveremo”.
Nel corso del dibattito, l’assessora al turismo della Regione Emilia-Romagna, Roberta Frisoni, ha evidenziato le difficoltà anche sul piano amministrativo regionale: “In assenza di una normativa chiara siamo tutti in difficoltà. Il 16 ottobre abbiamo convocato un tavolo di confronto per farci trovare pronti, ma il Governo deve agire rapidamente. Il rischio concreto è di vedere porzioni di spiaggia interdette ai turisti per effetto dei ricorsi: un rischio che non possiamo permetterci”.
È intervenuta poi Valentina Ridolfi, assessora all’Urbanistica, Edilizia Privata e Demanio del Comune di Rimini, che ha posto l’accento sul ruolo delle amministrazioni locali e sulla necessità di un equilibrio tra tutela del territorio e continuità delle imprese.
Anche il vicepresidente vicario di ANCI e sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, ha richiamato la necessità di un quadro regolatorio univoco sostenendo che occorre garantire alle amministrazioni locali certezze e strumenti chiari, per evitare soluzioni frammentate che finirebbero per penalizzare l’intero comparto.
La sessione di relazioni ha offerto un’analisi approfondita degli aspetti giuridici ed economici legati alla riforma del demanio marittimo:
Gli esperti legali intervenuti — Cristina Pozzi, Roberto Manzi e Lucio Lacerenza — hanno offerto un quadro completo delle principali criticità normative che interessano il comparto: dall’incertezza sul decreto indennizzi ai nodi legati ai canoni demaniali, fino alla necessità di definire bandi che tutelino le imprese esistenti e valorizzino l’esperienza maturata dagli operatori, garantendo al contempo trasparenza e concorrenza leale.
Infine, Andrea Scalia, responsabile Innovazione, Reti e Progetti di Coesione di Confartigianato Imprese, ha evidenziato l’importanza di fare rete e di sviluppare strategie comuni per accrescere la competitività del comparto.
Nelle conclusioni, Mauro Vanni ha ribadito le richieste della categoria: il riconoscimento concreto dell’avviamento d’impresa, un indennizzo che tenga conto del valore commerciale complessivo dell’azienda e dei suoi investimenti, nonché il diritto di prelazione per i concessionari uscenti.
L’ampia partecipazione riscontrata ha in definitiva rinnovato la determinazione di Confartigianato Imprese Demaniali nel promuovere un fronte comune tra istituzioni, categorie e territori, affinché la transizione verso un nuovo modello di gestione delle concessioni avvenga nel rispetto delle imprese, dei lavoratori e della storia delle nostre spiagge.
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