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Confartigianato al Ministero della Salute: “L’odontotecnico sia riconosciuto tra le nuove professioni sanitarie”

Nell’ambito dell’interlocuzione con il Ministero della Salute, il 16 dicembre Confartigianato e Cna hanno nuovamente richiamato l’attenzione del Ministero circa l’impegno delle Confederazioni nell’assicurare alla figura dell’odontotecnico la piena dignità di professione sanitaria.

In base alla sentenza del Consiglio di Stato n.932 del 30 gennaio 2024, l’odontotecnica può essere infatti considerata una professione sanitaria a se stante. Di qui, dunque, la legittima aspettativa di una diversa e più elevata qualificazione professionale, in forza di un giudicato cui occorre dare esecuzione.

Nonostante la pronuncia del Supremo organo di giustizia amministrativa, non risulta sia stato sin qui richiesto dalla competente Direzione del Ministero il parere tecnico-scientifico al Consiglio Superiore di Sanità. L’acquisizione di questo parere costituisce un atto doveroso imposto per legge.

Per agevolare l’iter di riesame dell’istanza di riconoscimento della qualificazione professionale dell’attività odontotecnica, le Confederazioni hanno, a più riprese, formulato delle proposte d’incontro nei confronti della richiamata Direzione. Pure a fronte del tempo trascorso e dell’estrema importanza che riveste l’argomento, il Ministero non ha tuttavia fornito alcuna disponibilità ad incontrare le rappresentanze delle Associazioni.

Quindi, con l’intento di trovare una soluzione politica all’annosa questione del profilo professionale della categoria, Confartigianato e Cna hanno chiesto al Ministro un intervento sulla competente articolazione del dicastero affinché le delegazioni degli odontotecnici vengano audite allo scopo di definire tempi e modi per la celere conclusione del procedimento.

 

 

 

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