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Le Confederazioni artigiane al Senato: “I nuovi incentivi siano a misura di Mpi”

©Presidenza Consiglio dei Ministri

La riforma degli incentivi rappresenta un’occasione importante per rilanciare la competitività del sistema produttivo italiano. Ma serve un impianto normativo chiaro, stabile, accessibile e realmente efficace per le micro e piccole imprese che costituiscono l’ossatura economica del Paese.

E’ la posizione espressa dai rappresentanti di Confartigianato, CNA e Casartigiani all’audizione svoltasi oggi alla Commissione Industria del Senato sullo schema di decreto legislativo recante codice degli incentivi.

Le Confederazioni hanno evidenziato come il sistema attuale di incentivi sia troppo frammentato, complesso e spesso penalizzante per le piccole aziende. Hanno quindi sollecitato un deciso alleggerimento delle procedure, chiedendo modelli più snelli, digitalizzati e proporzionati alla dimensione dell’impresa, capaci di ridurre significativamente il carico burocratico.

È stata inoltre sottolineata l’importanza di favorire la partecipazione delle imprese più piccole anche attraverso forme di aggregazione. In quest’ottica, serve anche una revisione dei vincoli temporali oggi imposti sugli incentivi, soprattutto quelli legati alla delocalizzazione e al mantenimento occupazionale: requisiti troppo rigidi rischiano di diventare ostacoli, invece che strumenti di garanzia.

Confartigianato, CNA e Casartigiani hanno inoltre proposto di rafforzare il coordinamento tra amministrazioni centrali, regionali e locali, favorendo una governance trasparente e integrata, con regole chiare e tempi certi.
Anche sul piano dei criteri di selezione e premialità, le Confederazioni hanno chiesto un cambio di rotta: occorre superare meccanismi basati esclusivamente su certificazioni complesse o su requisiti spesso accessibili solo a grandi imprese, valorizzando invece elementi come l’innovazione, la sostenibilità ambientale e sociale e il contributo delle start-up.

Altro punto ritenuto centrale è lo sviluppo di strumenti di assistenza tecnica a misura di PMI, con sportelli digitali di supporto per la presentazione delle domande e la rendicontazione. In questo percorso, le associazioni di rappresentanza possono svolgere un ruolo fondamentale nell’accompagnare le imprese, grazie alla loro capillarità e alla conoscenza diretta delle esigenze del territorio.

Secondo le Confederazioni è necessario anche introdurre meccanismi di tutela per le imprese in difficoltà, per evitare che eventi straordinari o crisi temporanee si traducano automaticamente nella perdita degli incentivi. Hanno quindi proposto un sistema di monitoraggio partecipativo e costante, che raccolga il feedback delle imprese per migliorare nel tempo l’efficacia degli strumenti, sulla scia delle esperienze positive come quella dello sportello “Nuova Sabatini”.

Confartigianato, CNA e Casartigiani auspicano che il nuovo Codice possa diventare un reale volano di sviluppo, innovazione e inclusione, davvero a misura del tessuto imprenditoriale italiano.

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