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Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto al top della classifica 2025 dell’Indice Confartigianato dei territori youth-friendly per impresa e lavoro dei giovani

 

L’Indice Confartigianato dei Territori Youth Friendly 2025 (ICYF) permette una lettura integrata di diverse dimensioni classificando i territori in base alle loro capacità di attrarre, trattenere e sostenere le nuove generazioni. Individua i contesti ideali per i giovani che presentano nell’insieme dinamismo economico, buone opportunità lavorative, istruzione di qualità e istituzioni e servizi efficienti. L’edizione di quest’anno, aggiorna e migliora la precedente del 2023, ampliano in modo significativo la capacità interpretativa dell’indice, passando da 12 a 27 indicatori, suddivisi in quattro dimensioni cruciali: l’occupazione giovanile, la vitalità del sistema produttivo, il capitale umano e la qualità dei servizi pubblici locali. L’obiettivo è misurare quanto un territorio sia davvero “youth friendly”, ovvero in grado di offrire ai giovani condizioni favorevoli per costruire il proprio futuro.

L’Indice è stato presentato lunedì scorso nel corso del webinar ‘I territori al centro del 20° Rapporto annuale introdotto da Vincenzo Mamoli Segretario Generale di Confartigianato Imprese e concluso da Bruno Panieri Direttore delle politiche economiche.



L’Indice Confartigianato dei territori youth-friendly 2025 (ICYF) evidenzia che i primi tre territori che offrono le migliori condizioni di contesto per il lavoro e il ‘fare impresa’ dei giovani. sono la Lombardia (con indice pari a 709, il 22,5% superiore alla media nazionale), seguita dall’Emilia Romagna (con indice pari a 687, il 18,6% superiore alla media nazionale) e dal Veneto (con indice pari a 680, il 17,4% superiore alla media nazionale). Al contrario, i contesti più fragili per l’attività lavorativa e imprenditoriale dei giovani sono la Sardegna (ultima in classifica con indice pari a 403, il 30,3% inferiore alla media nazionale), la Campania (con indice pari a 442, il 23,7% inferiore alla media nazionale) e la Sicilia (con indice pari a 448, il 22,7% inferiore alla media nazionale). Il quadro provinciale conferma ulteriormente questi divari, difatti quelle con valori dell’ICYF2025 più elevati, che indicano contesti ideali per i giovani, sono Milano (682, prima in classifica), Trieste (678), Bologna (669), Torino (657), Modena (656), Monza e Brianza (654), Padova (650), Reggio Emilia (648), Bergamo (647), Lecco (647) e Trento (644). Al contrario, i dieci territori con valore dell’indice più basso, che presentano contesti più fragili, sono le province di Caltanissetta (404, ultima in classifica), Trapani (436), Cagliari (439), Taranto (439), Siracusa e Foggia (entrambe con indice pari a 443), Vibo Valentia e Agrigento (entrambe con indice pari a 446), Reggio di Calabria (447), e Benevento (448).

Inoltre, nel Rapporto si da evidenza della provincia che performa meglio per ogni regione, insieme ai territori che primeggiano per ciascun pilastro. In sintesi, la valutazione d’insieme dell’indice permette fondamentalmente l’analisi dei divari territoriali nelle opportunità per i giovani; supporto a questioni decisionali rivolte a occupazione, istruzione e servizi locali; e con la misura del grado di ‘youth friendliness’ una valutazione della capacità dei territori di consentire ai giovani di costruire il proprio futuro in contesti sostenibili, dinamici e inclusivi.

 I territori al centro del 20° Rapporto annuale – Nella presentazione del focus territoriale del Rapporto pubblicato in occasione dell’Assemblea di Confartigianato del 25 novembre – Qui per scaricare le slides della presentazione – è stata proposta una lettura articolata dei fenomeni espressi dalle variabili esaminate, che attraversano le regioni e le province italiane, influenzando la competitività delle micro e piccole imprese (MPI) e lo sviluppo dei territori.

Oltre all’Indice Confartigianato dei territori youth-friendly per impresa e lavoro dei giovani, tra i temi trattati da Carlotta Andracco, Licia Redolfi e Monica Salvioli la presenza sui mercati esteri, la resilienza dei mercati del lavoro locale, la domanda di skills digitali, la concorrenza sleale dell’abusivismo, il credito e il divario di competitività dei prezzi dell’energia. Sono stati esaminati alcuni indicatori sulla vulnerabilità delle imprese esposte a rischio frane e alluvioni e sulla demografia degli occupati nelle imprese. Inoltre, sono state anticipate le evidenze sulla spesa delle famiglie italiane in alimentari, bevande e altri prodotti e servizi tipici del Natale intercettabili dalle imprese artigiane contenute nella Elaborazione Flash Un regalo di Natale di valore: l’artigianato fa la differenza. I prodotti, le imprese e i territori’. – Qui per scaricarla.

 

Prime province per ogni regione con valori più alti dell’ICYF 2025

Range indice min. 100- max. 1.000 – indice= media 27 indicatori-ordinato per ordine alfabetico regione – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat, INPS, Unioncamere Lombardia e Unioncamere-MLDPS, Sistema informativo Excelsior, 2025, Eurostat, OMI-Agenzie delle Entrate e Augusto Cerqua et al.

 

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