12 Settembre 2019, h. 17:25

STUDI – Nel primo semestre 2019 +7,3% made in Italy della moda, meglio di +2,5% della media. In 5 anni +10,6% produttività MPI


 La Moda rappresenta un punto di forza del made in Italy, grazie all’apporto di 79 mila micro e piccole imprese (MPI) dei settori del Tessile, dell’Abbigliamento, della Pelle, dell’Occhialeria e gioielleria capaci di generare, come evidenziato in una nostra precedente analisi, un fatturato di 43,5 miliardi di euro, dando lavoro a 372 mila addetti, due terzi (67,2%) degli occupati del settore.
Per le 58 mila imprese artigiane della Moda si stima un fatturato di 21,3 miliardi di euro, pari al 22,5% del comparto Moda e un valore aggiunto di 6,1 miliardi di euro, pari al 23,8% del settore.
Nel confronto europeo relativo al 2018 l’Italia si posiziona al primo posto in UE per numero di occupati nel settore della Moda, registrando un aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente a fronte del -2,1% registrato dall’UE.
I dati del 2016 relativi alla produttività per ora lavorata nel Tessile, abbigliamento e calzature (TAC) mostrano una dinamica positiva pari al +23,9% rispetto all’anno pre-crisi (2008), crescita che è maggiore del +1,1% dell’economia totale e quasi 10 punti percentuali maggiore rispetto al Manifatturiero. La produttività delle micro e piccole imprese, in cinque anni, cresce in Italia del 10,6%; la performance delle MPI italiane della Moda è migliore rispetto alle omologhe in Germania, la cui produttività per addetto aumenta del 5,5%.
Gli ultimi dati disponibili indicano che nel primo semestre 2019 il made in Italy della Moda continua a crescere, registrando un aumento delle esportazioni del 7,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e facendo meglio del settore Manifatturiero (+2,5%).
L’analisi per prodotto evidenzia una crescita per la Pelli del 10,6%, dell’Occhialeria del 7,8%, dell’Abbigliamento del 7,3% e della Gioielleria del 4,5%; stazionario l’export del Tessile.
Nei primi quattro mesi del 2019 tra i maggiori mercati, si registra una crescita a doppia cifra dell’export in Svizzera (+52,8%), Corea del Sud (+16,1%), Stati Uniti (+12,7%) e Giappone (+10,5%); trend in crescita sopra alla media del settore in Cina e Regno Unito (+9,0%) e Francia (+8,0%). In controtendenza i mercati di Germania (-2,8%), Tunisia (-3,2%), Romania (-4,1%), Belgio (-4,5%), Paesi Bassi (-8,1%), Russia (-10,3%) e Turchia (-13,5%).
L’Italia presenta il surplus del commercio estero della Moda più alto in UE, pari nel 2018 a 20,3 miliardi di euro. Lo stesso vale nel caso delle esportazioni dirette delle MPI del TAC per le quali l’Italia si colloca, con 10,3 miliardi di euro, al primo posto in UE. Da sole le piccole imprese italiane del TAC esportano il doppio di quelle di Germania, Francia, Spagna e Regno Unito messe insieme.
Nel quadro congiunturale si registra una frenata della produzione del settore che, nei primi sei mesi di quest’anno, cumula un calo del 2,9%, più accentuata del -1,2% del manifatturiero.
Analizzando il grado di esposizione dei territori nel Settore della Moda – export in rapporto al valore aggiunto – la Toscana è la regione che presenta l’esposizione più elevata, pari al 12,74%, seguita dal Veneto con l’11,25%, dalle Marche con il 6,54%, dall’Emilia Romagna con il 5,60%, dal Piemonte con il 5,09% e dalla Lombardia con il 4,66%.
A livello provinciale primeggia Belluno con il 46,87%; seguono Biella (36,49%), Arezzo (33,02%), Prato (30,81%), Fermo (23,94%), Vicenza (22,86%), Alessandria (20,64%) e Vercelli (20,41%).
L’analisi del comparto viene approfondita nel report “Moda: piccole imprese, artigianato, occupazione e made in Italy”. Clicca qui per scaricarlo.

 

 

Export del TAC delle MPI nei maggiori Paesi esportatori dell’UE a 28

Anno 2016. Divisioni Ateco 2007: Divisioni 13, 14, 15. Paesi>1 miliardo di euro di export del TAC – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

Saldo commerciale estero del Settore del TAC nei Paesi esportatori dell’UE a 28

Anno 2018. Valori in milioni di euro. Ateco 2007. Saldo decrescente – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

Grado di esposizione nel Settore della Moda per regione

Anno 2018 per export e anno 2016 per valore aggiunto. Valori %. Ateco 2007. Il totale comprende Province n.c – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

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