CORONAVIRUS – Il Presidente Pietrella: Artigiani e piccoli imprenditori pronti a salvare l’eccellenza della moda italiana

Come per una nave in mezzo alla tempesta si cerca il miglior timoniere, così per il settore moda (solo) oggi tutti convergono sulla centralità delle micro e piccole imprese come elemento essenziale per la sopravvivenza dell’intero sistema italiano.
Dalle pagine del Corriere della Sera di oggi (leggi QUI) Anna Wintour, direttrice di Vogue America, chiama a gran voce interventi del Governo italiano a supporto dei due milioni di persone che ruotano intorno alla moda italiana, ritenendo l’artigianalità del nostro Paese il futuro per l’intero sistema globale. Francois Henri Pinault alla guida di Kering (Gucci, Bottega Veneta, Pomellato etc.) sollecita fortemente una protezione delle piccole aziende italiane, in prevalenza a gestione familiare, come elemento imprescindibile alla continuità dell’eccellenza della manifattura di settore mentre Renzo Rosso, fondatore del brand Diesel, teme che la filiera artigianale della moda possa essere spazzata via, dopo cento anni di duro lavoro, auspicando che moltissime produzioni ora delocalizzate possano rientrare in Italia a sostegno del sistema made in Italy.
“Meglio tardi che mai” – chiosa Fabio Pietrella, Presidente di Confartigianato Moda – “il timone per portare la nave del sistema moda Italia fuori da questa tempesta è incandescente. Ma siamo assolutamente pronti a contribuire con tutto il nostro sapere, le nostre analisi e tutte le nostre proposte, a cominciare dalla riunione di domani al Ministero degli Affari esteri per la cabina di regia export, così da traghettare – tutti insieme – le centinaia di migliaia di aziende della filiera moda italiana fuori da questo periodo di stallo e di grande incertezza, sapendo bene che in gioco c’è il sistema globale della moda d’eccellenza e che non avremo seconde possibilità”.
>>LEGGI L’ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA
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