ARTISTICO - A Firenze il convegno di Confartigianato “Il restauro è intelligenza artigiana. La riforma del Codice penale dei beni culturali”

In occasione della Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze, che si svolge dal 25 aprile al 1° maggio, Confartigianato Imprese, in collaborazione con Confartigianato Imprese Firenze, ha organizzato il convegno "Il Restauro è Intelligenza Artigiana - La riforma del Codice Penale dei Beni Culturali", in programma il 30 aprile presso la Sala della Scherma della Fortezza da Basso, nel cuore di Firenze. L’evento è un'occasione di approfondimento e dibattito sulla recente riforma dei reati contro il patrimonio culturale.

La riforma, entrata in vigore a marzo 2022, ha rivoluzionato il panorama normativo, ridefinendo l'assetto della disciplina penale al fine di garantire una tutela più efficace del nostro inestimabile patrimonio culturale. In particolare, saranno esaminate le nuove fattispecie di reato introdotte e l'aggiornamento del sistema di tutele, aspetti di fondamentale importanza per la categoria dei Restauratori e per tutti coloro che operano nel settore.

L'evento, oltre ad informare gli associati di Confartigianato, punta anche a coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder del territorio, promuovendo un dialogo costruttivo tra le Forze dell'ordine e la comunità locale. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e una collaborazione sinergica sarà possibile preservare e valorizzare al meglio il nostro straordinario patrimonio culturale.

“Il danneggiamento dei Beni culturali - sottolinea il presidente di Confartigianato Restauro Roberto Borgogno - ha assunto in questi anni forme di inciviltà, per puro richiamo mediatico; senza una vera conoscenza delle implicazioni che questi atti portano alle opere delicate e fragili. A questo scopo nasce la modifica del codice penale dei Beni Culturali, con l’inasprimento di alcune pene e delle sanzioni pecuniarie, per chi esegue tali atti dolosi. Dobbiamo essere tutti consapevoli della grande responsabilità che abbiamo come società civile nella gestione e mantenimento del nostro patrimonio culturale. Le restauratrici ed i restauratori di beni culturali  svolgono quotidianamente un prezioso lavoro di recupero di varie tipologie di manufatti e superfici e offrono la loro esperienza alla committenza per salvaguardare e valorizzare al meglio qualsiasi opera. Dal 2022 eseguire Restauri senza l’ausilio di questi professionisti è diventato un reato penale, rendendo di fatto questa figura fondamentale nel processo di tutela: dalla fase progettuale a quella esecutiva, sino al collaudo dell’intervento conservativo. Il nostro patrimonio culturale non è un bene che ci è stato dato in eredità dai nostri avi (Convenzione di FARO), ma un prestito che ci è stato elargito dalle generazioni future, affinché lo lasciamo a loro in condizioni migliori di come lo abbiamo ricevuto".

Leggi il programma del convegno "Il Restauro è Intelligenza Artigiana - La riforma del Codice Penale dei Beni Culturali"

 


EVENTI - A Corridonia tornano I Dialoghi di Spirito Artigiano nell’ambito di 'Maestria'

Il 2 e il 3 maggio Corridonia, in provincia di Macerata, sarà la ‘capitale’ del talento artigiano e dell’ingegno imprenditoriale: nel comune marchigiano si svolgerà infatti ‘Maestria’, prima edizione di una rassegna che esplora il mondo dell’artigianato e dell’impresa con una serie di incontri, dibattiti ed eventi.Leggere di più


MEDIA - Spirito Artigiano e la sfida di rilanciare l'anima imprenditoriale delle città

Il ritorno degli artigiani nelle città è il tema al centro del nuovo numero di Spirito Artigiano. Nella copertina, la Fondazione Germozzi traccia la storia urbana del Secondo Novecento caratterizzata dalla progressiva espulsione delle fabbriche e delle attività manifatturiere dai centri urbani e la separazione tra luoghi di vita e luoghi di produzione. Oggi, però, si comincia a pensare ad una possibile ricomposizione di questa frattura e ad una nuova relazione, con reciproci vantaggi, tra manifattura ‘leggera’ e città.

Gli esperimenti in questa direzione non mancano e ne parla Cristina Tajani, dal 2011 al 2021 assessore alle attività produttive e al lavoro del Comune di Milano, città che a partire dal 2017 si è mossa con il Programma “Manifattura Milano” sulla scorta di un ritorno di attenzione al lavoro artigiano e al rilancio della vocazione manifatturiera urbana. Che – sottolinea Cristina Tajani – “ha implicazioni rilevanti non solo in termini economici, ma anche sociali. Prima di tutto contribuisce a dare qualità inclusiva allo sviluppo. Il ritorno (e il rilancio) di attività manifatturiere consente di offrire opportunità di crescita professionale a un’ampia platea di profili che rientra in quella che a lungo abbiamo chiamato classe media. Milano, per esempio, ha offerto possibilità di lavoro non solo a startupper e finanzieri, ma anche a tecnici qualificati, artigiani di nuova generazione capaci di sfruttare Arduino per ripensare le proprie attività, diplomati Its che lavorano fianco a fianco con ingegneri e designer per inventare i prodotti del futuro. In altre parole, la manifattura avanzata è generatrice di quelli che gli anglosassoni definirebbero good jobs”.

Milano apripista della rinascita manifatturiera delle città è l’argomento approfondito da Vincenzo Giannico, direttore esecutivo di RealStep SICAF, il quale indica il modello applicato al rilancio di quartieri del capoluogo lombardo che mette al centro la persona e il suo benessere e unisce rigenerazione, innovazione, artigianalità e cultura, creando luoghi di lavoro accessibili in cui professioni e mestieri si incontrano, anche dedicando una porzione degli spazi in ristrutturazione agli artigiani con canoni calmierati e condizioni agevolate.

Restituire a Milano la sua anima imprenditoriale è la prospettiva indicata nel Manifesto "Milano città senza botteghe? Gli artigiani e le PMI per il futuro di Milano a misura d'uomo e di impresa", presentato al Forum dell'Economia Urbana del Comune di Milano, tenutosi dal 15 al 17 febbraio 2024, da APA Confartigianato Imprese, in collaborazione con A.P.I. Associazione Piccole Industrie e ACAI Casartigiani. "Insieme" è la parola chiave che ha guidato i promotori del Manifesto, convinti che solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria e imprese si possa contrastare la desertificazione dei centri urbani e salvaguardare il tessuto economico e sociale delle città.

Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio studi di Confartigianato, analizza le diverse caratteristiche della qualità delle città italiane per evidenziare che “la crescita dell’attività nelle città richiede infrastrutture adeguate e interventi per garantire la sostenibilità in termini ambientali, sociali ed economici. Servono investimenti per favorire la crescita della produttività, la quale ristagna proprio nei servizi, maggiormente presenti nelle grandi città. Serve uno sviluppo armonico del mercato immobiliare che eviti gli squilibri tra domanda ed offerta, oltre a servizi sanitari e di pubblica utilità in grado di servire una ampia popolazione e favorire l’attività di imprese e lavoratori”.

La testimonianza degli artigiani che animano e ‘curano’ le città è raccontata nella storia di Costantino Sparacio, maestro ebanista, restauratore e grande appassionato “di quella fantastica materia viva che è il legno” che ha riportato all’antico splendore il Teatro Massimo di Palermo, il più grande teatro lirico italiano e il terzo d’Europa, uno dei simboli di Palermo e della sua gloriosa storia.

Per un ritorno degli artigiani nelle città si schiera senza esitazioni Gabriele Tagliaventi, architetto, urbanista, docente dell’Università degli Studi di Ferrara. Intervistato da Federico Di Bisceglie, si dice convinto dell'"apporto formidabile degli artigiani al patrimonio urbano. Senza di loro, le città muoiono. Non solo. Senza artigiani, si mette in discussione l’identità stessa della città".

Sfoglia il nuovo numero di Spirito Artigiano


TG@ FLASH – La settimana di Confartigianato in tre minuti

Il TG@ Flash di Confartigianato per scoprire, in appena tre minuti, tutte le notizie della settimana sul nostro Sistema, sull’artigianato e sulla micro e piccola impresa italiana. Leggere di più


ALIMENTAZIONE - Confartigianato a CIBUS con le eccellenze artigiane del food made in Italy

Ai blocchi di partenza la 22° edizione di CIBUS, Salone internazionale dell’alimentazione, la manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare Made in Italy che avrà luogo a Parma dal 7 al 10 maggio. Confartigianato Imprese ne sarà protagonista anche quest’anno con il meglio dell'artigianato alimentare italiano rappresentato da 17 imprese associate provenienti da tutta Italia. Le aziende esporranno  i loro prodotti in uno stand collettivo di oltre 200 mq organizzato  congiuntamente da Confartigianato Imprese e Confexport.Leggere di più


EUROPA - Dall’Europarlamento sì a revisione norme su ritardi pagamento, in attesa della posizione degli Stati membri

Il Parlamento europeo, in Seduta plenaria a Strasburgo, ha adottato il 23 aprile a larga maggioranza la propria posizione sulla Proposta di regolamento relativo ai ritardi di pagamento. I deputati europei hanno approvato la relazione della Commissione Parlamentare Mercato interno che mantiene, secondo Confartigianato Imprese, i punti fondamentali della proposta della Commissione europea. Sono state, invece, respinte le richieste di rinvio del voto insieme agli emendamenti che miravano ad indebolire le norme a tutela delle micro e PMI.Leggere di più