LAVORO
Le risposte in ordine di tema e cronologico sono in costante aggiornamento
(ALIMENTAZIONE) Alla luce del DPCM del 3 dicembre 2020, le attività di ristorazione possono continuare a tenere aperto per il servizio di asporto anche dopo le ore 18?
Si, le attività di ristorazione possono continuare a rimanere aperte anche dopo le ore 18 per la vendita da asporto dei prodotti alimentari.
L’art. 1 co. 10, lett. gg), del DPCM del 3 dicembre 2020, ha previsto l’obbligo generale di chiusura delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) alle ore 18.00, prevedendo al contempo alcune deroghe per determinate attività. Tra queste deroghe rientra l’attività di ristorazione con asporto che resta consentita fino alle ore 22, ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze del locale (al fine di evitare assembramenti). Tale regola vale sull’intero territorio nazionale, salvo le ulteriori restrizioni poste dalle ordinanze regionali.
Per completezza si segnala che è sempre consentita (senza limitazioni di orario) la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie previste per il confezionamento e il trasporto degli alimenti.
(Fonte: Confartigianato risposta del 17 dicembre 2020)
Qual è l’ammortizzatore sociale per le imprese artigiane?
Il decreto legge 18/2020 “Cura Italia”, ha previsto, in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, una specifica prestazione di integrazione salariale per i lavoratori dipendenti da imprese artigiane, a prescindere dal numero dei dipendenti, denominata “assegno ordinario”. La domanda dovrà essere presentata direttamente al Fondo di solidarietà bilaterale alternativo dell’Artigianato (FSBA) e non all’INPS. (Fonte: Confartigianato)
(ASSEGNO ORDINARIO) Possono beneficiare dell’assegno ordinario di sospensione anche gli apprendisti?
Si. Possono beneficiare della prestazione anche i lavoratori assunti con contratto di apprendistato professionalizzante. (Fonte: Confartigianato)
(ASSEGNO ORDINARIO) Le domande possono essere presentate anche dagli intermediari quali le Associazioni?
Si, le Associazioni provvederanno a raccogliere le richieste e trasmetterle all'Inps, per il tramite del nostro Patronato Inapa, attraverso l'apposito canale telematico messo a disposizione dall'Inps. Siamo inoltre in attesa che, come richiesto, siano abilitate direttamente anche le Associazioni. (Fonte: Confartigianato - 12/05/2020)
(CASSA INTEGRAZIONE) Il riferimento al 17 marzo 2020, indicato nella circolare numero 8 dell’8 aprile quale data ultima di assunzione dei lavoratori per i quali può essere riconosciuto il trattamento di integrazione salariale di cui all’articolo 19 del Decreto-legge n. 18/2020, trova applicazione anche per la cassa integrazione in deroga di cui all’articolo 22 del medesimo Decreto-legge n. 18/2020?
Ai sensi dell'articolo 41, comma 2, del Decreto-legge n. 23/2020, la cassa integrazione in deroga di cui all'articolo 22 del Decreto-legge n. 18/2020 si applica anche ai lavoratori assunti tra il 24 febbraio 2020 e il 17 marzo 2020.
(CASSA INTEGRAZIONE) In caso di istanze di cassa integrazione in deroga presentate da datori di lavoro che facciano riferimento a unità produttive site in cinque o più Regioni o Province Autonome sul territorio nazionale è possibile produrre un unico accordo sindacale che faccia complessivamente riferimento a tutte le unità produttive interessate?
Sì. In questo caso per semplificarne la presentazione, l'istanza al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali dovrà essere accompagnata da un unico accordo sindacale, che si riferisca a tutte le unità produttive considerate nell'istanza. L'accordo sindacale viene trasmesso alla Direzione Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali e, unitamente all'istanza di autorizzazione al trattamento, alla Direzione Generale degli ammortizzatori sociali e della formazione secondo le modalità già descritte nella Circolare ministeriale n. 8 dell'8 aprile 2020.
(CASSA INTEGRAZIONE) Un datore di lavoro con una struttura produttiva distribuita in cinque o più Regioni o Province Autonome che, tuttavia, faccia richiesta di cassa integrazione in deroga per COVID-19 per unità produttive e/o operative presenti fino ad un massimo di quattro Regioni o Province Autonome, dovrà presentare domanda alle singole Regioni o Province Autonome in cui hanno sede le unità produttive interessate dalle sospensioni?
Sì. In questo caso - seppure si tratti di un datore di lavoro con una organizzazione produttiva o distributiva plurilocalizzata - tuttavia se l'esigenza di attivare la cassa in deroga per COVID-19 si riferisce a unità produttive site in non più di quattro Regioni o Province Autonome, le relative istanze andranno presentate singolarmente alle rispettive Regioni o Province Autonome e non al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. (Fonte: Ministero del Lavoro - 14 aprile 2020)
(CONGEDI) I lavoratori autonomi e quelli iscritti alla Gestione Separata possono già presentare domanda per il congedo parentale straordinario di 15 giorni introdotto dal Decreto “Cura Italia”?
Come comunicato dall’INPS, le domande per usufruire della prestazione “Congedi COVID-19" per lavoratori autonomi ed iscritti alla Gestione Separata potranno essere presentate a partire dal primo aprile 2020. ((Fonte: Confartigianato, risposta del 30/03/20)
(FSBA) Le imprese artigiane non iscritte al Fondo bilaterale di solidarietà di settore (FSBA) possono accedere alla Cig in deroga ?
No. Il decreto “Cura Italia” prevede che l’accesso alla cassa integrazione in deroga è limitato a quei datori di lavoro che non possono accedere alla Cigo (Cassa integrazione guadagni ordinaria, al FIS (Fondo di integrazione salariale) ed ai Fondi di solidarietà bilaterali alternativi di cui all’art. 27 del D. Lgs. 148/2015, fra i quali è compreso il Fondo bilaterale dell’artigianato (FSBA), che garantisce l’assegno ordinario. Le imprese artigiane non iscritte a FSBA potranno però accedere all’assegno ordinario regolarizzando la propria posizione con il Fondo. (Fonte: Confartigianato)
(FSBA) Dove reperire le informazioni relative alle procedure da seguire per richiedere l’assegno ordinario a FSBA?
Le informazioni per attivare la procedura di sospensione dal lavoro con il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato possono essere richieste alla Sua Confartigianato territoriale, all’Ente Bilaterale dell’Artigianato della Sua regione, oppure direttamente al Fondo (www.fondofsba.it). (Fonte: Confartigianato)
(FSBA) La circolare INPS n. 47/2020 fa accenno all’obbligo di regolarizzazione da parte delle imprese artigiane?
Il punto d.1.1. della Circolare INPS 28 marzo 2020, n. 47, nel confermare che le imprese artigiane possono presentare la domanda di assegno ordinario anche senza regolarità contributiva, non esclude il fatto che i datori di lavoro artigiani inadempienti debbano, in ogni caso, procedere con l’adesione a FSBA, qualora non abbiano mai svolto alcuna operazione di iscrizione e/o comunicazione dei dati aziendali e delle relative posizioni a FSBA , ed a regolarizzare la propria posizione secondo le regole e le procedure indicate dal Fondo (anche con rateizzazione per un massimo di 36 mesi a partire dal 1/1/2021) (Fonte: Confartigianato - 15/04/20)
(FSBA) L’ Impresa artigiana che non ha mai versato la contribuzione a FSBA per i propri dipendenti può presentare la richiesta di assegno ordinario?
Nel ribadire che, ai sensi del D.Lgs. 148/2015 e successive disposizioni attuative, la contribuzione a FSBA è obbligatoria per tutte le imprese artigiane, anche con meno di sei dipendenti, l’impresa artigiana che non ha mai versato al Fondo può presentare domanda di assegno ordinario ma deve regolarizzare la propria posizione contributiva (ovvero, di norma, 36 mesi di regolarità). L'importo è rateizzabile per un massimo di 36 mesi a partire dal 1/1/2021 secondo le procedure indicate dal Fondo. Nel frattempo le prestazioni possono essere erogate. (Fonte: Confartigianato 15/04/20)
(FONDO ULTIMA ISTANZA) Come verrà impiegato il Fondo di ultima istanza e, in particolare, a quanto ammonterà la misura per ogni persona?
Prevede l’assegnazione di 600 euro a testa. Per i lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli Enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, sono state definite le modalità e i criteri di attribuzione dell'indennità con Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020. Con Decreto Interministeriale del 30 aprile 2020 sono state individuate ulteriori categorie di lavoratori, danneggiati dal virus COVID 19 e non coperti da altri interventi, che possono accedere alla misura (stagionali, intermittenti, lavoratori autonomi privi di partita IVA, venditori a domicilio)
(INDENNITA’) Sui sussidi alle partite IVA, chi ha una cartella esattoriale può accedervi? E per la Naspi?
Per le partite IVA non è prevista l’indennità della NASPI, per loro sono previsti i 600 euro di beneficio per il mese di marzo. Beneficiano inoltre del blocco di esazioni dell’Agenzia entrate come tutti gli altri. (FONTE MEF - 14 aprile 2020)
(INDENNITA’) Da quando è possibile presentare la domanda per l’indennità di 600 euro riconosciuta ai lavoratori autonomi?
Come comunicato dall’INPS, a partire dal primo aprile 2020 sarà possibile presentare in via telematica la domanda. La domanda potrà essere presentata accedendo con il proprio PIN, anche in versione semplificata di 8 cifre (secondo le istruzioni fornite dal messaggio INPS n. 1381/2020), o per il tramite del nostro patronato INAPA. (Fonte: Confartigianato, risposta del 30/03/20)
(INDENNITA’) I soci di società di persone o di capitali iscritti alle gestioni speciali dell’Ago sono tra i destinatari dell’indennità di 600 euro per il mese di marzo? E in caso di risposta affermativa, i 600 euro sono da riconoscere a tutti i soci?
Sì, se i singoli soci sono iscritti a gestioni dell’INPS. L’indennità riconosciuta dall’articolo 28 è personale e non attribuibile alla società in quanto tale e spetta pertanto a tutti i soci, ricorrendo i requisiti richiesti. (Fonte: Confartigianato, risposta del 30/03/20)
(INDENNITA’) L’indennità di 600 euro prevista per i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione Generale Obbligatoria a chi spetta? Spetta anche ai coadiuvanti dell’impresa familiare?
Il requisito che dà diritto all’indennità, alla luce dei primi chiarimenti forniti dall’Inps, è l’iscrizione del lavoratore autonomo ad una delle seguenti Gestioni speciali presso l’inps: Artigiani, Commercianti, Coltivatori diretti, coloni e mezzadri.
Inoltre il lavoratore autonomo non deve essere titolare di un trattamento pensionistico, non deve essere iscritto ad altre forme di previdenza obbligatoria, ad eccezione della gestione separata Inps, e non deve percepire il reddito di cittadinanza.
Alla luce di questo primo chiarimento si ritiene che anche i coadiuvanti dell’impresa familiare, in quanto iscritti alla gestione artigiana, siano destinatari del beneficio, sempre che ricorrano anche le altre condizioni. (Fonte: Confartigianato)
(LAVORO A TEMPO) Che succede a chi ha un contratto a tempo determinato che scade in queste settimane nel caso in cui non venga rinnovato?
Se a un dipendente con contratto a termine non viene rinnovato il rapporto di lavoro, al lavoratore sarà riconosciuta la Naspi. (Fonte: MEF - 14 aprile 2020)
(LAVORO A TEMPO) Quali tutele si prevedono per i dipendenti a tempo che scadono in questo periodo? Finiscono nel fondo di ultima istanza?
Allo stato il fondo dell’articolo 44 è rivolto ad una platea sufficientemente onnicomprensiva da comprendere anche questi soggetti, ove fossero esclusi da qualunque altra forma di tutela.
(FAQ MEF del 31/03/20)
(PERMESSI) Il Decreto “Cura Italia” ha incrementato di ulteriori 12 giorni, per i mesi di marzo e aprile 2020, il numero dei giorni di permesso retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui alla legge n. 104/1992. I dodici giorni sono da considerarsi cumulativi per entrambi i mesi?
Sì, come chiarito dalla circolare INPS n. 45/2020 nonché dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, i dodici giorni sono da considerarsi complessivi, da usufruire nell’arco dei due mesi. Tali giorni si aggiungono ai 3 giorni mensili ordinariamente previsti. I giorni complessivi di permesso fruibili ai sensi della legge n. 104/1992 sono quindi pari a 18: 3 giorni a marzo + 3 giorni ad aprile, + 12 giorni tra marzo e aprile. Tali giorni sono anche frazionabili in ore. (Fonte: Confartigianato, risposta del 30/03/20)
(PERMESSI) I 12 giorni di permesso aggiuntivi sono estesi anche ai lavoratori con disabilità grave, che già usufruiscono dei permessi di cui all’art. 33, comma 6, legge 104/1992?
Sì. Come chiarito dalla circolare INPS n. 45/2020 e dalle risposte fornite dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, i giorni di permesso sono estesi, per un totale di 18 giorni per i mesi di marzo e aprile 2020 (3 giorni a marzo + 3 giorni ad aprile, + 12 giorni tra marzo e aprile), anche ai lavoratori cui è riconosciuta disabilità grave e che hanno già diritto alternativamente al permesso orario o giornaliero (art. 33, comma 6, legge 104/1992). (Fonte: Confartigianato, risposta del 30/03/20)
(PERMESSI) E’ possibile cumulare più permessi ex lege n. 104/1992 anche in seguito all’estensione prevista dal Decreto “Cura Italia”?
Sì. Come chiarito dalla circolare INPS n. 45/2020, restano ferme le modalità precedenti di fruizione e di cumulo di tali permessi. Pertanto, se si ha diritto a 6 giorni di permesso al mese per due familiari, ora si avrà diritto a 36 giorni di permesso retribuito coperto da contribuzione figurativa (6 giorni a marzo + 6 giorni ad aprile + 24 giorni da poter utilizzare fra marzo e aprile). (Fonte: Confartigianato, risposta del 30/03/20)
(STRUMENTI INTEGRAZIONE SALARIALE) I lavoratori assunti in una data successiva al 23 febbraio hanno diritto alle misure previste nel decreto legge n. 18 del 2020?
L'art. 41 del DL n. 23/2020 estende l'applicabilità degli strumenti di integrazione salariale (cassa integrazione salariale ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga - artt. 19 e 20 Dl 18/2020) ai lavoratori assunti dal 24 febbraio e fino al 17 marzo 2020 (Fonte: Confartigianato - 14 aprile 2020)
(TIROCINIO EXTRACURRICULARE) In caso di tirocinio sospeso in conseguenza della sospensione dell’attività produttiva a seguito dell’emanazione dei provvedimenti contenenti le misure di contenimento del contagio, la durata del tirocinio è prorogata? Entro quando devono essere effettuate le comunicazioni?
Se la scadenza del tirocinio cade nel periodo di sospensione dell'attività produttiva, lo stesso si intende prorogato e la durata originariamente prevista si intende prolungata per il periodo residuo non effettuato a causa della sospensione. La comunicazione di proroga, prevista dall'articolo 4-bis del Decreto legislativo n. 181/2000, va effettuata entro 5 giorni dalla data di ripresa dell'attività produttiva dell'azienda presso la quale il tirocinio era svolto (Fonte: FAQ Ministero del Lavoro - 14/04/20)
(VOUCHER) E’ operativa la procedura per la richiesta del voucher baby sitting?
L’INPS ha comunicato che le domande per usufruire della prestazione “bonus baby sitting" potranno essere presentate a partire dal primo aprile 2020. La domanda potrà essere presentata accedendo con il proprio PIN, anche in versione semplificata di 8 cifre (secondo le istruzioni fornite dal messaggio INPS n. 1381/2020), o per il tramite del nostro patronato INAPA. (Fonte: Confartigianato, risposta del 30/03/20)
(VOUCHER) Nell’ipotesi di proroga della chiusura delle scuole e delle attività, cosa si intende fare per estendere le misure per la childcare e, in particolare, quelle rivolte ai lavoratori autonomi?
Il voucher babysitter vale anche per gli autonomi. In caso di proroga di chiusura delle attività potrà essere rinnovato. (FAQ MEF del 31/03/20)
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