CREDITO -RINNOVATO ACCORDO TRA RETE IMPRESE ITALIA E INTESA SAN PAOLO

CREDITO.Rinnovato l'accordo tra Rete Imprese Italia e Intesa Sanpaolo Nuovo plafond di 5 miliardi di euro di finanziamenti per le PMI


Per la nuova Ice parte la sfida di rilanciare il made in Italy nel mondo

Il 30 aprile, per l’Ice, è cominciata una seconda vita. Il vecchio Istituto per il commercio con l’estero, cancellato e risorto nell’arco dell’ultimo anno, ha infatti ripreso ad operare sotto la guida del Presidente Riccardo Monti e del nuovo Consiglio di Amministrazione. L’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, questo il nuovo nome dell’Ice, avrà una struttura più snella ed una vocazione ‘aziendale’ e dovrà anche riuscire ad attrarre investitori in Italia. Ma il nuovo corso dell’Agenzia inizia anche all’insegna di un fatto senza precedenti, vale a dire la presenza tra i 5 componenti del Consiglio di Amministrazione di un rappresentante di Confartigianato, Giuseppe Mazzarella, presidente di Confartigianato Moda. Una novità assoluta che prelude ad un impegno deciso per sostenere i piccoli imprenditori che vogliono aggredire i mercati stranieri dove i nostri prodotti mantengono buone posizioni, come spiega il Presidente Mazzarella: “Nel 2011 il nostro export è cresciuto dell’11% rispetto al 2010 e già abbiamo un 5% di incremento nei primi 5 mesi dell’anno 2012. Sono indicatori importantissimi che ci fanno capire come in questo momento bisogna puntare sull’internazionalizzazione. Non è vero che riguarda soltanto le aziende più organizzate, le più grandi. Oggi qualsiasi azienda può internazionalizzarsi. Ed è importante che le piccole imprese facciano vedere quello che sanno fare. Gli stranieri stanno cercando non più solo il brand, ma anche il prodotto di nicchia”. Per l’Ice si apre quindi la sfida di spingere sulla qualità delle piccole imprese. E’ lo stesso Mazzarella a sintetizzare gli obiettivi dell’Agenzia: “La nuova Ice è l’ente pubblico nazionale che deve riprendere in mano la capacità di preparare il cammino per le piccole imprese verso l’internazionalizzazione. E mi riferisco a servizi di informazione, di formazione, di conoscenza dei mercati, di promozione, che può essere fatta con fiere, con incontri be to be, con incontri sia in Italia che all’estero”. Proprio per inaugurare questo nuovo impegno, l’Agenzia Ice ha organizzato una missione istituzionale in Turchia, svoltasi a Istanbul dall’1 al 4 maggio, alla quale ha preso parte una delegazione di Rete Imprese Italia, guidata dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini.


Scatta la spending review: sotto esame acquisti, sprechi, immobili. Tagli per 4,2 miliardi in 7 mesi

L’azione del Governo si sposta da riforme e liberalizzazioni al riequilibrio delle finanze con il via all’attesa revisione della spesa pubblica. A metà maggio partirà la cura dimagrante sulla base del piano preparato dal Ministro dei rapporti con il parlamento Giarda, che contiene una fotografia dettagliata degli sprechi e delle inefficienze delle amministrazioni pubbliche su cui il Governo ha intenzione di intervenire con tagli selettivi e non lineari. La prima parte del programma prevede il recupero di circa 4,2 miliardi di euro tra luglio e dicembre, che serviranno non solo per migliorare l’efficienza dei servizi cancellando strutturalmente gli sprechi ma anche per tentare di scongiurare, almeno per quest’anno, l’aumento di due punti percentuali dell’Iva che scatterà il primo ottobre. I tagli complessivi si riferiscono agli ultimi sette mesi del 2012 ma essendo appunto strutturali il beneficio per le casse dello Stato salirà a partire dal 2013 a 7,2 miliardi, il 9% della spesa che il Governo ritiene ‘rivedibile’ nel breve periodo, pari a 80 miliardi. <i>“La spesa pubblica </i>– spiega il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli <i>- ha superato ormai il 50% del nostro Pil. Ci sono molte parti di spesa pubblica che non possono essere considerate intoccabili, a partire dallo stesso dimensionamento della macchina della pubblica amministrazione. L’avvio della spending review speriamo non resti un titolo”.</i> Undici i punti di contenuti in una direttiva già firmata dal Presidente del Consiglio Monti e dal Ministro Giarda. Tra le priorità previste, la soppressione delle spese di rappresentanza e per convegni, il ridimensionamento delle strutture dirigenziali, gli accorpamenti degli enti pubblici, in più torneranno al demanio gli edifici pubblici non utilizzati. La caccia agli sprechi riguarderà tutte le amministrazioni comprese le autorità indipendenti, con esclusione del Quirinale della Corte costituzionale e del Parlamento in quanto organi costituzionali e metterà sotto la lente anche gli aiuti alle imprese. Per il Segretario generale di Confartigianato Fumagalli la revisione degli aiuti alle imprese è condivisibile e non danneggerà le PMI. <i>“Noi</i> - sottolinea -<i> abbiamo praticamente zero da temere, anzi, siamo quasi curiosi di vedere questa esplorazione di tanti aiuti di Stato che sicuramente non vanno e non sono andati alle piccole imprese. Per cui, se anche questa è una parte di spesa da rivedere, avanti anche con questa”.</i> Per seguire con continuità e rendere operativa la revisione della spesa il Ministro Giarda ha proposto la costituzione di una task force con a capo Enrico Bondi, già risanatore della Parmalat, nominato commissario straordinario per la gestione delle spese. La decisione del Governo tecnico di affidarsi ad altri tecnici per definire e attuare il piano dei risparmi ha sollevato non poche polemiche. <i> “Se la chiamata di altri tecnici serve per tenere allacciata la catena che permetterà di realizzare operazioni visibili, reali, concrete, toccabili e verificabili, per noi può starci anche questo” </i>conclude il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli.


APPRENDISTATO - Sottoscritto l'accordo tra Confederazioni Artigiane e Sindacati

Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai e Cgil, Cisl, Uil hanno sottoscritto oggi l'accordo interconfederale sull'apprendistato artigiano. Leggere di più


Il Fisco ‘fotografa’ la crisi e corregge gli studi di settore

La crisi continua a mordere gli imprenditori e il Fisco adegua gli strumenti per misurarne gli effetti sui bilanci delle aziende. Così anche per l’anno d’imposta 2011 gli studi di settore sono stati corretti dalla Commissione di esperti di cui fanno parte Confartigianato e le altre Organizzazioni imprenditoriali e i vertici dell’Amministrazione finanziaria. I correttivi, varati all’inizio di aprile, sono di quattro tipi: relativi alla normalità economica, specifici per la crisi, congiunturali di settore e anche individuali. Andrea Trevisani, Direttore delle Politiche fiscali di Confartigianato, spiega così la ratio dei correttivi: ‘Bisogna evitare che vi siano pretese che sono irrealistiche nei confronti delle nostre imprese artigiane. Ciò avviene intercettando gli elementi di crisi che si sono costituiti nel corso del 2011 ed evitando che relazioni economiche costruite su dati vecchi portino a frutto una situazione non più reale nel 2011. L’anno 2011 è un anno di crisi planetaria e pertanto i correttivi devono funzionare altrettanto bene di quelli applicati nel 2010 che, dai dati forniti ufficialmente da Sose, sono riusciti egregiamente ad intercettare la crisi sulle nostre imprese’. La lente del fisco, insomma, si fa sempre più precisa per individuare l’impatto della congiuntura negativa sugli imprenditori. Impatto misurato fin dal 2008, quando la tempesta della terribile crisi ha iniziato ad abbattersi sulla nostra economia. Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, dal 2008 al 2010 è aumentato e di molto il numero degli imprenditori che hanno applicato i correttivi: sono passati da 1.100.000 a 3.140.000. Inoltre, sempre dal 2008 al 2010, gli studi di settore hanno consentito di ridurre la percentuale dei soggetti non congrui dal 19,9% al 15,9%. Ora, però, sui versamenti d’imposta legati anche al risultato degli studi di settore pesa l'incognita dei tempi. La revisione degli studi, infatti, deve essere tradotta nel software Gerico che serve per calcolare quanto dovuto al Fisco. Confartigianato e Rete Imprese Italia hanno sollecitato l’Agenzia delle Entrate a renderlo disponibile entro la metà del mese di maggio, vale a dire in tempo utile per consentire ai contribuenti di rispettare la scadenza del 16 giugno per effettuare la prima rata dei versamenti della dichiarazione dei redditi 2012.


‘Imbastire un sogno, cucire un’idea’. A Prato, gli aspiranti stilisti sfilano in passerella

Ancora più spazio ai giovani, alle loro idee e alle loro proposte. Con questa formula Confartigianato Prato ha lanciato la quarta edizione di ‘Imbastire un sogno, cucire un’idea’, la passerella per i giovani talenti della moda che aprirà l’estate pratese. Nel frattempo la macchina organizzativa ha iniziato a scaldare i motori, con la selezione, tra i 70 modellini realizzati da altrettanti studenti, delle 24 creazioni moda che parteciperanno alla selezione del 27 giugno all’Opificio JM. Nell’occasione, una giuria allargata sceglierà i 12 abiti che sfileranno a metà luglio nella serata-evento che si terrà a piazza del Duomo. Un incitamento ai ragazzi che sognano di lavorare in questo mondo arriva dal responsabile della categoria Moda di Confartigianato Prato Enzo Lucchesi. <i>“La formula di questa edizione 2012 </i>– spiega – <i>è stata rinnovata, oltre che per rendere più spettacolare l’evento, per dare più spazio e maggiore visibilità agli aspiranti operatori del settore e soprattutto per lanciare un messaggio di fiducia ai giovani”.</i>