assemblea giovani a firenze

A Firenze Assemblea dei Giovani Imprenditori di Confartigianato - 625.224 giovani alla guida delle piccole imprese italiane


Riguarda 70.000 imprese e oltre 150.000 lavoratori Firmato il nuovo contratto nazionale di lavoro per le imprese artigiane del legno-arredo Disciplinato il nuovo modello di apprendistato professionalizzante

Le Organizzazioni di categoria dell’artigianato (Confartigianato Legno Arredo, Fnala Cna, Fial Casartigiani, Claai) e i Sindacati di categoria (Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Leggere di più


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TAXI - Fabio Parigi (Confartigianato Taxi): No a modifiche dell'accordo del 31 maggio tra Governo e tassisti


legno arredo contratto

Firmato il nuovo contratto nazionale di lavoro per le imprese artigiane del legno-arredo.Riguarda 70.000 imprese e oltre 150.000 lavoratori


Doppi controlli per l'import del tessile cinese

Dal 1° gennaio 2008 l’importazione in Italia di 8 categorie di prodotti tessili che provengono dalla Cina sarà sottoposta a un sistema di controlli bilaterali che saranno effettuati presso le dogane cinesi e quelle dei Paesi dell’Unione Europea. La notizia, comunicata dal titolare europeo al commercio Peter Mandelson , spazza via i timori delle imprese europee che guardavano con preoccupazione al 31 dicembre 2007, data che segna la fine del regime delle quote, che fino a oggi ha regolato l’import dalla Cina di una serie di prodotti tessili. Prevista anche una rete di sicurezza nel caso in cui emergessero gravi problemi nell’applicazione dei controlli. A quel punto potrebbe scattare una ‘clausola di salvaguardia’ in base alle regole dell’Organizzazione mondiale dei commerci (WTO). La proposta, avanzata da Italia, Francia e Spagna, è stata accolta favorevolmente dalla maggioranza dei Paesi presenti nel Comitato tessile dell’UE. Solo quattro i ‘no’ (Svezia, Danimarca, Paesi Bassi e Repubblica Ceca) all’istituzione del double check. Soddisfazione è stata espressa da Confartigianato Moda, che a più riprese aveva segnalato il pericolo determinato dalla mancata proroga dell’accordo, considerato l’ultima barriera contro il rischio di ‘colonizzazione’ di un mercato - come quello del tessile europeo - già fortemente penalizzato dalle triangolazioni commerciali e dalle importazioni illegali di merce a basso costo dall’estremo oriente. La Commissione della UE ha specificato che non si tratta di una misura protezionistica, per limitare i livelli di import, ma di uno strumento per monitorare l’ingresso delle merci, mentre il responsabile del commercio europeo Mandelson vede nell’accordo tra UE e Pechino un modo per assicurare ai produttori e importatori europei un ‘quadro chiaro’ degli sviluppi futuri. La soluzione piace anche al ministro per il Commercio internazionale Emma Bonino - “è la misura giusta per tutelare le imprese europee e i consumatori, favorendo un passaggio graduale verso il libero mercato” – che nel contempo ha rilanciato la battaglia per il Made In (l’indicazione obbligatoria in etichetta del paese di produzione delle merci), un’iniziativa sostenuta da Confartigianato Moda. Il sistema del doppio controllo impone agli esportatori cinesi l’obbligo di munirsi di una licenza specifica, rilasciata dalle autorità locali, poi controllabile in Europa. La misura si applicherà a otto categorie di tessili delle dieci sottoposte a restrizioni dopo l’introduzione del memorandum d’intesa UE-Cina adottato nel 2005 sulla scia delle preoccupazioni suscitate fra i produttori europei dall’afflusso massiccio di prodotti tessili orientali a basso costo. Le categorie poste sotto osservazione sono quelle definite da Bruxelles le ‘più delicate’: t-shirt, pullovers, reggiseno, lenzuola, pantaloni da uomo, vestiti da donna, camicette, filati di lino.


Per gli elettricisti un marchio di qualità

Gli elettricisti di Confartigianato avranno il proprio marchio di qualità, una garanzia di professionalità, competenza e qualificazione. Un’iniziativa volontaria che verrà presentata a Palermo, nell’ambito della “V edizione di Medielettrica”, il prossimo 27 ottobre e che partirà in via sperimentale in tre città italiane: Padova, Lecco e Palermo appunto. “Il Marchio collettivo per gli elettricisti vuole dunque assicurare – sottolinea Sergio Zen, Presidente Nazionale Confartigianato Elettricisti - un’identità di qualificazione per gli imprenditori del settore che decideranno di aderirvi. Esso rappresenta, quindi, un efficace strumento in grado di rafforzare le credenziali professionali degli Associati aderenti, veri specialisti del settore”. Ed è proprio così. Perché l’adesione, volontaria e priva di costi, prevedrà, oltre ad un corso di formazione di base sul Marchio a cura del CEI, il Centro Elettrotecnico Italiano, anche la sottoscrizione e l’osservanza del codice deontologico che è stato redatto in occasione del lancio di questa iniziativa. Un codice che definisce le regole di qualificazione e che tutela i clienti e le altre imprese del settore impiantistico, garantendo la professionalità degli elettricisti che lo adotteranno. Chi aderirà al progetto potrà usufruire del marchio grafico, una “E”, come elettricisti appunto, che nasce dall’intreccio di tre cavi elettrici di diverso colore. Le imprese che abbracceranno il progetto potranno utilizzare il marchio su materiale pubblicitario, su biglietti da visita e sulle fatture, in occasione di mostre e rassegne di settore finanche sulle insegne del proprio esercizio, entrando così nel mondo di quegli elettricisti che vogliono rendere immediatamente riconoscibili la propria competenza e la propria professionalità. Il Marchio di qualificazione è un’idea che ha richiesto un lungo lavoro ma che ora è pronta a tutelare le imprese d’installazione e la loro clientela, ponendosi tre finalità importanti per tutti gli operatori del settore. E’ ancora il Presidente Zen a spiegarcele. “Le finalità che Confartigianato Elettricisti si è proposta di raggiungere attraverso il Marchio Collettivo Volontario di Qualificazione sono tre: la diffusione di un’immagine positiva della professionalità e della qualificazione delle imprese del settore, la lotta contro le ditte “in nero”, i cosiddetti “dopolavoristi” e gli “abusivi”, e l’utilizzo di manodopera in regola con le norme vigenti e con gli obblighi assicurativi, previdenziali e della sicurezza sul lavoro”. Il tutto partirà da Palermo, il prossimo 27 ottobre a “Medielettrica”, quando verrà presentato il Marchio volontario di qualità in un convegno nazionale sostenuto da Gewiss e dal Cei, i due partner di Confartigianato per il progetto, alla presenza di Sergio Zen, di Nunzio Reina, Presidente di Confartigianato Palermo, di Francesco Musetto, Presidente della Provincia di Palermo, e di Salvatore Cuffaro, Presidente della Regione Sicilia.