16 Giugno 2015, h. 11:57

STUDI – La riduzione del debito: l’anno che verrà

Ieri il Ministro Padoan ha indicato come “cosa noiosa” il record del debito pubblico, sottolineando, con ragione, che il trend del debito va valutato in rapporto al Pil e che il debito pubblico italiano “sta per svoltare la collina e dall’anno prossimo inizierà a diminuire”.

Naturalmente si tratta di cosa auspicabile, anche se le previsioni del Governo sull’anno della svolta del debito non si sono sempre avverate, anzi.

A tal proposito vanno segnalati due fatti. Il primo è che negli ultimi dieci anni il debito pubblico – in percentuale del Pil – è sempre salito, ad eccezione del 2007 in cui si registrò una diminuzione.

Il secondo fatto di desume dall’esame dei documenti di programmazione della finanza pubblica italiana emanati nell’arco di un decennio[1] e redatti da cinque Governi – Berlusconi III, Prodi II, Berlusconi IV, Monti e Renzi[2] e da cui evidenzia che in 8 casi su 10 il debito viene previsto in diminuzione nell’anno successivo alla pubblicazione del documento, ma in 7 casi su 8 la previsione non è stata confermata. Solo il Dpef 2007 predisposto nel 2006 dal Governo Prodi II ha previsto un calo del debito che poi si è realizzato nel 2007, ultimo anno di crescita economica prima della Grande recessione del 2008-2009; per dare un’idea dello spartiacque rappresentato dalla crisi economica, basti pensare che nello stesso Dpef 2007 il debito pubblico previsto nel 2011 era del 99,7% del Pil, mentre il consuntivo lo collocò al 116,4%.

Negli altri 2 casi, successivi all’esplosione della Grande recessione, il debito – nei documenti predisposti nel 2009 e nel 2010 dal Governo Berlusconi IV – fu previsto in salita e, naturalmente, la previsione si è avverata; peraltro, in questi due casi, era previsto un calo del debito per il secondo anno successivo alla previsione che, però, non si è realizzato.

Anche nel caso del DEF del 2015 varato lo scorso 10 aprile – e come confermato dalla dichiarazioni di ieri del Ministro Padoan – è prevista una riduzione del debito nel 2016; con la pubblicazione dei dati a consuntivo vedremo se la previsione sarà stata corretta.

 

 

Dieci anni di debito pubblico e variazione annuale in punti di Pil

(Anni 2006-2015 – % Pil – variazione in punti di Pil – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea)

 

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Quadro Programmatico del debito pubblico nei documenti di programmazione di finanza pubblica

(Anni 2005-2015 – debito pubblico programmatico in % del Pil – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MEF e Commissione europea) 
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[1] Si tratta del Documento di Programmazione Economico-Finanziaria (DPEF), pubblicato fino al 2009, della Decisione di Finanza Pubblica (DFP) redatta solo per l’anno 2010 in quanto sostituita dal Documento di Economia e Finanza (DEF) che abbiamo esaminato fino al 2015.
[2] Il Governo Letta in carica dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014 non ha predisposto né il DEF 2012 né il DEF 2013, ma solo la Nota di aggiornamento al DEF 2013 di settembre 2013.
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