30 Giugno 2005, h. 10:49

Da domani, 1° luglio, cambiano le regole per l’attivazione dei nuovi impianti a gas Il vademecum di Confartigianato Impianti La sicurezza degli impianti a gas è ancora un problema con 163 incidenti all’anno. Oltre 63.000 imprese di installazione di impianti termoidraulici a disposizione dei cittadini

Da domani, 1° luglio, cambiano le regole per l’attivazione dei nuovi impianti a gas.

Lo ricorda Confartigianato, in base alla Delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 40 del 2004.

In pratica, dalla mezzanotte del 30 giugno, in occasione di ogni nuovo allaccio alla rete gas metano, gli utenti devono compilare un’apposita richiesta, da inviare all’Ente distributore di gas, insieme con specifici moduli predisposti dall’Autorità che dovranno essere compilati dall’impresa che installa l’impianto.

Le nuove norme hanno l’obiettivo di aumentare la sicurezza dei cittadini nell’utilizzo degli impianti a gas. Secondo dati di Confartigianato, infatti, negli ultimi 4 anni, a causa del malfunzionamento di impianti a gas, si sono registrati in media 163 incidenti all’anno, di cui 21 mortali e con 30 decessi. Gli incidenti sono maggiormente concentrati al Nord (3 incidenti su 4) e sono prevalentemente causati  (4 incidenti su 10) dall’insufficiente ricambio d’aria del locale, a cui segue la carenza di manutenzione (2 incidenti su 10). Gli impianti maggiormente a rischio sono le caldaie autonome (causa di 1 incidente su 3) a cui seguono scaldabagni e apparecchi di cottura, rispettivamente responsabili di 2 incidenti su 10 ciascuno).

Confartigianato ricorda all’utenza di farsi installare impianti a gas metano (per cottura, riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria) unicamente da imprese del settore installazione impianti, regolarmente iscritte in Camera di Commercio, che abbiano altresì i requisiti richiesti dalla legge n.46/90. Il rischio di servirsi di soggetti che non posseggono i requisiti professionali, infatti, oltre a precludere, dal 1° luglio, la possibilità di vedersi fornito il gas, espone i cittadini a rischi gravi per la propria e l’altrui incolumità e sicurezza.

In Italia operano oltre 63.000 imprese artigiane dell’installazione di impianti termoidraulici, con circa 150.000 addetti. Le Regioni con la maggiore presenza di imprese del settore sono la Lombardia con 12.873 imprese, pari al 20,4% del totale, il Piemonte (7.009 imprese, apri all’ 11,1% del totale) , il Veneto (6.794 imprese pari al 10,8% del totale) e l’ Emilia Romagna (6220 imprese, pari al 9,9% del totale).

Il Vademecum di Confartigianato Impianti per l’utente di un nuovo impianto a gas

1. Richiesta

Dal 1° luglio, in occasione di ogni nuovo allaccio alla rete gas metano, l’utente finale deve compilare i moduli specifici. La delibera 40/2004 ne prevede quattro: A, B, C, D disponibili presso il sito dell’ Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas: www.autorita.energia.it.

In particolare per gli edifici che ricadono nell’ambito di applicazione della legge n. 46/90 e adibiti a “civile abitazione” l’utente deve fare riferimento ai moduli A “Richiesta di attivazione della fornitura di gas”, e C “Attestazione di corretta esecuzione dell’impianto”.

I moduli, compilati e firmati dall’utente e dall’impresa di installazione impianti abilitata, devono essere inviati al distributore di gas. Divengono, dal 1° luglio, l’unica documentazione necessaria per ottenere l’attivazione della fornitura di gas metano per impianti nuovi da parte degli Enti distributori.

2. Accertamento

Nel caso di esito positivo dell’accertamento – che non avviene sull’impianto ma sulla documentazione inviata – l’Ente distributore attiverà la fornitura di gas.

Nel caso in cui l’esito dell’accertamento sia negativo, l’Ente distributore evidenzierà le motivazioni indicando le non conformità alle norme tecniche vigenti riscontrate. Segnalerà, inoltre, all’utente la necessità di presentare una nuova richiesta di attivazione della fornitura, solo dopo avere provveduto all’eliminazione delle non conformità riscontrate.

3. Invio della dichiarazione di conformità

Entro 30 giorni dall’attivazione della fornitura di gas metano, l’utente deve inviare all’Ente distributore copia della dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola dell’arte.

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