8 Luglio 2005, h. 17:31

Brevettabilità del software: vinta la battaglia contro i grandi monopoli Il Parlamento Europeo boccia la proposta di direttiva che avrebbe esteso la brevettabilita al software, ai metodi ed alle idee, rafforzando il monopolio dei grandi gruppi internazionali

L’Assemblea del Parlamento Europeo ha bocciato la proposta di Direttiva Ue relativa alla brevettabilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici che avrebbe rafforzato il monopolio dei grandi gruppi internazionali nel settore del software puro ed applicato.
La direttiva, sostenuta dalle grandi industrie, é stata rigettata a larga maggioranza (648 voti, 14 contrari, 18 astenuti). Il Parlamento ha espresso l’auspicio che l’Epo (Ufficio europeo dei brevetti) cambi il suo comportamento. La Commissione ha dichiarato di non avere l’intenzione di ripresentare una nuova proposta in materia di brevettabilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici.
I brevetti saranno limitati alle invenzioni stesse, lasciando i software di base senza protezione e dunque a disposizione di altri utenti.
Si tratta dunque di una vittoria su tutta la linea, che appariva impossibile fino a poche settimane fa, e che è stata ottenuta grazie alle iniziative di Confartigianato e dell’UEAPME, che sono state le prime in Europa a sostenere questa battaglia e a credere nella possibilità di vincerla.
L’ottimo risultato ottenuto ha premiato tutti coloro – Parlamentari, Esponenti Politici, Organizzazioni, Aziende, Professionisti – che sono insorti contro chi tentava di restringere gli spazi di libertà delle imprese europee dell’Information & Communication Technology e di costringerle a ruoli subalterni.
Soddisfatto il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, il quale, proprio nei giorni scorsi, aveva sollecitato l’intervento dei rappresentanti del Parlamento, in particolare del Presidente della Commissione Istruzione Pubblica del Senato, Sen. Franco Asciutti, sottolineando la necessità che il nostro Governo rigettasse la proposta di Direttiva.
Da parte sua, il Presidente dell’Associazione dei Grafici di Confartigianato Ugo Cappello ha dichiarato: “E’ una grandissima vittoria dell’artigianato e delle PMI, di tutte le imprese che utilizzano tecnologie informatiche pure o applicate, della democrazia economica, della comunicazione diffusa, contro i colossi mondiali del software che volevano blindare il mercato europeo a proprio vantaggio”.
Il Presidente dell’Associazione degli Elettronici di Confartigianato Gianni Battocchio ha dichiarato: “Bocciando la direttiva, il Parlamento Europeo ha implicitamente riconosciuto che il software e le sue applicazioni sono già validamente protetti dal sistema del diritto d’autore, sotto la cui egida le nuove tecnologie, e le imprese che di esse si avvalgono, si sono sviluppate e possono continuare a crescere”.
Rimane ora la necessità di una normativa adeguata alle mutate tecnologie, omogenea in Europa ed accettata dal mondo produttivo, relativa alla tutela della proprietà intellettuale.
E’ auspicabile e possibile che dalle multinazionali europee alle piccole aziende sino ai professionisti, si trovi un denominatore comune, senza imporre forzature e, soprattutto, senza privilegiare alcune imprese a danno di altre.

 

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