30 Maggio 2006, h. 15:09

Direttiva Bolkestein Il commento del Presidente di Confartigianato Guerrini: “Compromesso positivo. Ora eliminare burocrazia per fare impresa”

“Un positivo passo in avanti verso la creazione del mercato europeo dei servizi. Il testo della Direttiva Servizi che ha ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri europei attenua il rischio di creare fenomeni di dumping sociale all’interno dei Paesi dell’Ue”.

Questo il commento espresso da Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini il quale tuttavia fa notare che “ora la competizione si sposta sul fronte delle regole per aprire un’impresa di servizi. L’Italia dovrà essere capace di ridurre il carico burocratico che attualmente grava sulle nuove attività imprenditoriali”.

Guerrini ricorda, infatti, che “iniziare una nuova attività in Italia costa 3.635 €, contro i 313 € della Francia e i 218 € della Gran Bretagna. Senza dimenticare che la dipendente di una parrucchiera di Vilnius, capitale della Lituania, costa mediamente il 16,2% del costo del lavoro di una dipendente di un parrucchiere italiano. Un idraulico polacco costa mediamente il 27% di un dipendente di un installatore italiano. Se la direttiva fosse in vigore già da oggi è fin troppo facile immaginare dove andrebbe a stabilirsi un’impresa italiana”. 

Secondo le rilevazioni di Confartigianato, la Direttiva servizi coinvolge circa due terzi (per l’esattezza il 60,4) dell’artigianato italiano e, in particolare, tutte le aziende del settore dell’edilizia e della installazione di impianti e il 73,9% delle imprese artigiane operanti nei Servizi. Rispetto al totale delle imprese operanti nelle Costruzioni e nei Servizi, risultano coinvolte dalla direttiva Bolkestein poco meno di 9 aziende su 10 (87,9%). 

In termini di occupati la direttiva interessa 1.879.561 addetti, pari a circa un addetto su due dell’artigianato.

I settori dell’artigianato italiano maggiormente coinvolti sono le Costruzioni con 540.367 imprese, altre attività dei servizi (che comprendono i servizi alla persona) con 144.648 imprese, commercio, manutenzione e  riparazione autoveicoli e motocicli (che comprende il settore dell’autoriparazione) con 91.053 imprese, altre attività professionali e imprenditoriali (che comprendono servizi di pulizia e fotografi) con 47.892 aziende, commercio al dettaglio, escluse le autovetture e riparazione beni personali (che comprende i diversi mestieri artigiani della riparazione di beni personali quali calzature, elettrodomestici, orologi e gioielli) con 29.816 e l’ informatica e attività connesse con 13.690 imprese.

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