23 Giugno 2006, h. 14:56

Gli incentivi alle imprese artigiane si confermano volano di sviluppo ed occupazione

Confartigianato, Cna, Casartigiani giudicano pienamente valide le pur modeste Incentivazioni disponibili a livello nazionale.

Le riserve autorevolmente avanzate dal Governatore della Banca d’Italia Draghi circa i limiti del modello agevolativo e incentivante non sono riconducibili al comparto dell’artigianato.

La particolare natura giuridica dell’impresa artigiana, nonché l’azione orientatrice delle Associazioni, hanno in termini pratici costituito sicuri riferimenti di correttezza ed efficacia, con una presenza assolutamente ristretta di casi di irregolarità e di dispersione economica.

Nel solo triennio 2003-2005 Artigiancassa, driver specialistico nell’agevolazione, ha prodotto i seguenti dati:

  • 82.000 imprese agevolate
  • 4,2 miliardi di euro di investimenti delle imprese artigiane
  • 35.000 nuovi posti di lavoro creati
  • 458 banche e 59 società di leasing coinvolte

Il “modello” genera un effetto “moltiplicatore” delle risorse pubbliche stanziate. In particolare, nel triennio 2003-2005:

  • ogni euro di contributo stanziato per l’agevolazione delle imprese artigiane ha consentito di attivare in media 19 euro d’investimenti produttivi
  • la creazione di un nuovo posto di lavoro nel comparto artigiano è venuto a costare in media solo 6.700 euro di contributi pubblici.

Confartigianato, Cna, Casartigiani chiedono che il Governo ponga in essere una linea politica che consenta una effettiva continuità del Credito agevolato destinato alle imprese artigiane, in attuazione dell’art. 45 della Costituzione.

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