26 Luglio 2006, h. 10:15

Collaborazione pubblico-privato e coordinamento Stato-Regioni: condizioni per sostenere lo sviluppo delle imprese I temi al centro di un incontro tra il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie locali Linda Lanzillotta ed il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini

Migliore coordinamento tra Stato e Regioni per semplificare i procedimenti amministrativi a carico delle imprese e maggiore partecipazione dei soggetti privati alle attività svolte dalla Pubblica Amministrazione.

Sono i principali obiettivi condivisi dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie locali Linda Lanzillotta e dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini durante un incontro svoltosi oggi al Ministero. Il Presidente Guerrini era accompagnato dal Segretario generale Cesare Fumagalli.

Il Presidente Guerrini si è detto “parzialmente deluso dagli effetti dei primi 5 anni di federalismo. Dal 2001, con la riforma del Titolo V della Costituzione, ad oggi, abbiamo assistito ad un altissimo conflitto istituzionale tra Stato e Regioni e a numerose incongruenze dovute ad una riforma non completata”.

“Le imprese, soprattutto quelle di piccola dimensione, capillarmente diffuse nel territorio – ha aggiunto Guerrini – chiedono al Governo e alle Autonomie locali certezza nella fissazione delle regole fondamentali dei rapporti tra istituzioni e tra istituzioni e società. Si aspettano un governo dell’economia vicino ed attento alle loro esigenze di sviluppo”.

Il Presidente di Confartigianato ha pertanto sollecitato l’impegno del Ministro Lanzillotta “per realizzare un federalismo all’insegna dei principi dell’efficienza e della sussidiarietà, sia orizzontale che verticale, per trasformare lo Stato in un partner delle imprese ‘leggero’ ma che, al tempo stesso, fornisca quei servizi necessari a liberare le energie della società e del sistema produttivo. Altrimenti – ha detto Guerrini – si finisce soltanto per alimentare la sovrapposizione di competenze, moltiplicando i livelli di burocrazia e raddoppiando il prelievo fiscale complessivo”.

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