15 Luglio 2006, h. 19:51

TAXI Fabio Parigi, portavoce di Confartigianato Taxi: “La nostra proposta tutela consumatori e tassisti”

“Abbiamo presentato una proposta che va nella direzione delle richieste del Governo ai tassisti, vale a dire: potenziare l’offerta del servizio, garantire l’accesso dei giovani all’attività di tassista, favorire la flessibilità nell’offerta. Il decreto del Governo, invece, non avrebbe consentito di raggiungere questi obiettivi e, anzi, avrebbe rischiato di creare oligopoli industriali nel settore taxi, con aumenti delle tariffe e rigidità del servizio. Tutto ciò a danno del consumatore”.

Così Fabio Parigi, portavoce di Confartigianato Taxi, commenta i contenuti della possibile soluzione tecnica della vertenza, sottoposta stanotte all’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico.

La proposta tecnica avanzata dai tassisti prevede un ventaglio di opportunità che i Comuni possono utilizzare:

Innanzitutto le nuove norme del decreto si applicherebbero nell’ambito della specifica regolamentazione comunale, per evitare possibili censure di incostituzionalità della norma nazionale e possibili conflitti con gli enti locali e le Regioni.
I Comuni potranno istituire turni aggiuntivi a quelli ordinari, insieme alla possibilità di utilizzare il sostituto alla guida, come ora previsto dalla legge 21/92, anche oltre la sostituzione per malattia e ferie. Ciò garantisce l’aumento dell’offerta e favorisce l’ingresso ai giovani all’attività.
I Comuni, poi, potranno, rilasciare licenze temporanee aggiuntive in caso di eventi straordinari o stagionali dai quali derivi un prevedibile aumento della domanda di  servizi di taxi. Ciò assicura il potenziamento dell’offerta e la flessibilità.
Saranno sempre i Comuni a poter prevedere, per i Consorzi artigiani e le cooperative di taxi, veicoli aggiuntivi per il trasporto di particolari categorie di utenti (disabili, trasporto sociale, ecc.) ed entro un tetto massimo predeterminato per legge. Ciò garantisce l’aumento dell’offerta a vantaggio di alcune fasce deboli della popolazione.
Le attuali commissioni consultive comunali si trasformeranno in commissioni di monitoraggio dei flussi di domanda e offerta con poteri deliberanti, con la possibilità che i Comuni possano affidare loro specifici poteri in materia di determinazione della quantità di servizio da erogare. Questo garantisce ai Comuni flessibilità di intervento, rendendo più veloci i processi decisionali e superando molte attuali rigidità burocratiche.
Rimane da chiarire e dirimere un unico elemento di divergenza tra i tassisti ed il Governo, rappresentato dalla possibilità, per i Comuni, di rilasciare licenze mediante bando o asta a titolo oneroso.

I prossimi passaggi del confronto con il Governo prevedono che, domani, una delegazione di esperti della categoria dei tassisti e l’ufficio legislativo del Ministero per lo Sviluppo Economico, provvedano alla traduzione di questi principi in un testo di emendamento sostitutivo dell’attuale articolo 6 del Decreto competitività.

Nella mattinata di lunedì le parti si incontreranno nuovamente con il Ministro Bersani che dovrà ufficialmente confermare l’intenzione di presentare l’emendamento nell’ambito della discussione parlamentare per la conversione in legge del Decreto Legge sulla competitività.

Confartigianato Taxi auspica che, nel frattempo, i servizi di taxi si svolgano in modo regolare.

rss