23 Agosto 2006, h. 10:04

FISCO – Convocazione Governo su studi di settore Guerrini (Confartigianato):” Sì al confronto, ma trasparenza a 360 gradi e niente automatismi”

“Siamo pronti al confronto con il Ministero dell’Economia. Mi auguro che sia l’occasione per una operazione-trasparenza a 360 gradi, anche sui soggetti che ora non sono coinvolti negli studi di settore . Trasparenza sulle maggiori entrate generate dagli adeguamenti agli studi di settore che – secondo i calcoli dell’ufficio studi di Confartigianato  – hanno prodotto un maggior gettito di 1,5 miliardi di euro nel solo ultimo anno.”

E’ quanto dichiara il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini in merito all’annunciata convocazione delle parti sociali sugli studi di settore .

“Non siamo invece disposti – aggiunge Guerrini – ad accettare adeguamenti automatici agli studi di settore , né proposte di catastizzazione  dei redditi che “puzzano” di minimum tax, termine che non vorremmo proprio più risentire.

 Chiediamo invece una revisione degli studi di settore basata su criteri ordinari che rispecchino e rispettino la realtà economica. Vogliamo che sia fatta chiarezza sul maggiore imponibile scaturito dall’applicazione degli studi di settore e su quali interventi il Governo intende attuare per i soggetti ai quali attualmente non si applicano gli studi. Soprattutto mi aspetto dal Governo che l’attuale approccio  di identificare l’evasione fiscale soltanto con alcune categorie produttive venga sostituito dall’impegno a promuovere misure e interventi finalizzati allo sviluppo delle imprese”.

“ Ci chiediamo anche che fine abbiano fatti gli impegni  contenuti nel DPEF in ordine al riequilibrio della tassazione fra redditi da lavoro e redditi da finanza e infine quali provvedimenti si intendano prendere per contrastare le eleganti forme di elusione fiscale che sembrano godere di minor condanna sociale”.

“Non ci piace una Amministrazione Finanziaria poliziesca. Vorremmo invece – e lo dicemmo a giugno nel corso della nostra Assemblea annuale – un’Amministrazione fiscale giusta affinché ciascuno possa sentire come legittima e moralmente doverosa la propria partecipazione all’adempimento tributario, con l’obiettivo di alimentare uno Stato al servizio di tutti i cittadini . e non il contrario”.

rss