8 Ottobre 2007, h. 00:00

10 milioni di euro per sostenere le PMI nei mercati esteri

10 milioni di euro. A tanto ammonta il fondo stanziato da un decreto legge di recente approvazione, pubblicato lo scorso 5 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale, per ampliare le potenzialità dell’export delle piccole e medie imprese italiane. Lo scorso luglio, il Ministro per il Commercio Internazionale, Emma Bonino, dichiarò che “l’aumento dei fondi destinati al commercio estero rappresenta un investimento a breve e medio termine, non una spesa”. Un investimento dunque, che può aiutare le imprese italiane, soprattutto quelle che non possono contare su capitali propri, a varcare i confini nazionali e a conquistare nuove fette di mercati esteri. Se si considera che, con 43 miliardi di euro, le esportazioni dell’artigianato italiano rappresentano il 16,6 % dell’export nazionale, lo scarso sostegno offerto alle piccole e medie imprese rischiava di rappresentare davvero un ostacolo allo sviluppo di queste realtà produttive. Ma ora, grazie ai 10 milioni di euro stanziati dal Governo, le imprese artigiane ed i consorzi export possono dare vita ad una serie di processi di internazionalizzazione e di penetrazione commerciale all’estero. Entro sessanta giorni dal decreto d’attuazione della legge 350/2003 che sblocca i 10 milioni di euro, il dicastero della Bonino emanerà il bando per la presentazione delle domande di finanziamento ai progetti, che dovranno rispondere ad una serie di requisiti. In primo luogo, saranno soltanto tre i soggetti che potranno avanzare la richiesta di finanziamento: i consorzi export artigiani, i gruppi composti da almeno tre imprese e i distretti o le filiere del settore. I progetti presentati inoltre, potranno riguardare un solo Paese fuori dalla comunità Europea e dovranno muoversi in almeno tre direzioni: dalle campagne di promozione all’estero alle missioni commerciali di settore, dalle campagne pubblicitarie all’innovazione dei processi produttivi di distribuzione, passando per la formazione delle imprese in materia di marketing internazionale e gli studi di fattibilità per futuri investimenti commerciali o produttivi all’estero. La selezione, e la scelta dei progetti, passerà in primo luogo per l’esame delle Regioni, che a loro volta sceglieranno quelli da sottoporre ad un comitato Ministero/Regioni appositamente riunito. Ad esso spetterà il compito di valutare e selezionare i progetti che avranno accesso ai 10 milioni di euro. Naturalmente la selezione finale asseconderà determinate priorità, caratteristiche in grado di dare respiro e maggiore portata agli investimenti esteri delle nostre imprese artigiane. Una volta di più l’alleanza di molti sarà la forza di tutti, dato che verrà data preferenza ai progetti che coinvolgeranno un maggior numero d’imprese, anche e soprattutto provenienti da più regioni, e le filiere d’imprese, oltre, ovviamente, alle iniziative che rappresentino un reale processo innovativo d’internazionalizzazione per le imprese artigiane. La soddisfazione del Presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, è evidente nonchè comprensibile se si considera che con questo sostegno alle Pmi italiane, “si continuano a definire specifici strumenti pubblici di promozione, di finanziamento e di assicurazione ‘a misura’ di artigianato, con l’obiettivo di offrire a queste realtà produttive le stesse opportunità di cui godono le piccole imprese di altri Paesi europei”.

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