4 Gennaio 2008, h. 00:02

EPIFANIA I dolci chiudono in bellezza le festività: secondo Confartigianato consumi di specialità artigiane pari a 295 milioni, in linea con 2006 Per Befane, calze e scope spesa di 20 milioni

I dolci chiudono in bellezza le festività natalizie con l’impennata di consumi legati all’Epifania. 

A trionfare su tutti sono le specialità artigiane al cioccolato che, secondo Confartigianato, nell’ultimo mese hanno fatto registrare una spesa di 55 milioni di euro, valore in linea con quello dello scorso anno.

In Italia sono circa 400 le cioccolaterie specializzate esclusivamente nella lavorazione del cacao e nella produzione di prelibatezze al cioccolato. Le regioni con la maggiore presenza di questi laboratori sono la Campania, il Piemonte e la Lombardia. Le tre province con la maggiore diffusione di laboratori di cioccolateria sono Napoli, Avellino e Torino.

Confermata anche la predilezione degli italiani per panettoni e pandoro sfornati da 45.000 pasticcerie e panifici artigiani, i cui consumi durante le festività si sono attestati su un valore di 240 milioni di euro, mantenendosi quindi stabili rispetto al Natale 2006.

Secondo Confartigianato, inoltre, la tradizione dell’Epifania resiste nei riti degli italiani anche per quanto riguarda gli oggetti tradizionali legati a questa festività: riproduzioni della Befana, calze e scope.  Anche in questo caso, la spesa sarà in linea rispetto allo scorso anno e si attesterà su una cifra pari a 20 milioni di euro.

In Italia sono circa 15.000 le aziende artigiane che realizzano gli oggetti simbolo  dell’Epifania. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: dalla Befana nel formato più piccolo da 4 euro fino a quelle alte 50 centimetri, al prezzo di circa 18 euro. Per le calze si parte da un minimo di 3 euro per arrivare a quelle che costano 15 euro. E per una scopetta in bambù e saggina i prezzi oscillano da 5 a 10 euro.

E, nel presepe, il 6 gennaio arrivano i Re Magi. Le statuine più richieste sono quelli tra i 5 e i 6 centimetri di altezza, che hanno un costo compreso tra 7 e 12 euro.

Confartigianato ha rilevato che la tradizione del presepe è rimasta ben salda tanto che, quest’anno, la spesa per l’acquisto di addobbi e presepi di produzione artigiana ha sfiorato i 100 milioni di euro.

Secondo le rilevazioni di Confartigianato, infine, i più affezionati alla tradizione del 6 gennaio sono i bambini del Centro Italia. Nelle Marche, in particolare, si concentra un alto numero di feste e di manifestazioni legate all’Epifania. Seguono le regioni meridionali, mentre al Nord rimane più radicata la tradizione di Babbo Natale.

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