27 Marzo 2008, h. 17:58

Mozzarella I Produttori Caseari di Confartigianato: “Allarme immotivato. Attacco a simbolo del made in italy”

“Un allarme immotivato per la presunta crisi della mozzarella di bufala”.

Questo il commento del Presidente dei Produttori Caseari di Confartigianato Salvatore Bellopede che aggiunge: “Non vorremmo che dietro a questo fenomeno vi fosse una manovra per sabotare la diffusione di uno dei simboli del made in Italy alimentare, punta di diamante delle produzioni tipiche delle imprese artigiane e delle PMI e per favorire i prodotti-fotocopia dei gruppi multinazionali agroalimentari”.

Secondo il Presidente Bellopede “non è giusto che a pagare per le responsabilità politiche dell’emergenza rifiuti campana sia un intero comparto produttivo, costituito da piccole imprese che hanno fatto la scelta della qualità per un prodotto riconosciuto a marchio comunitario DOP (denominazione di origine protetta) e che, quindi, deve rispondere a stringenti norme contenute nei disciplinari di produzione. Il sequestro probatorio di prodotto lattiero caseario, che rappresenta meno del 10% della produzione totale di mozzarella DOP nel 2007, dimostra l’efficacia dei sistemi di controllo che garantiscono la sicurezza di un prodotto apprezzato in tutto il mondo”.

Il Presidente Bellopede sollecita “immediati piani di intervento a livello locale e nazionale a sostegno di un settore che dà lavoro a 20.000 addetti con un giro di affari di 300 milioni di euro”.

“Per garantire tranquillità ai consumatori – aggiunge Bellopede – è necessario: avviare una campagna di controllo a monte della filiera produttiva, con campionamenti di latte presso gli allevamenti; definire le zone di produzione lattiera realmente a rischio, individuare e bloccare le partite di prodotto sospette, accertare le specifiche responsabilità individuali. Contemporaneamente occorre rilanciare con programmi promozionali l’immagine della mozzarella di bufala le cui innegabili caratteristiche organolettiche la contraddistinguono nel panorama dei prodotti tipici e tradizionali”.

Il Presidente Bellopede esprime anche “preoccupazione a proposito del decreto, presentato dal Ministero delle politiche agricole, che consentirebbe l’uso di latte in polvere, al momento vietato, per la produzione di formaggi non DOP. Ciò costituirebbe la classica ciliegina sulla torta, facendo aumentare  presso i consumatori quel clima di sospetto sulla bontà dei nostri prodotti artigiani e di fatto avvantaggiare i grossi produttori più inclini all’impiego di materie prime di qualità inferiore”.

 

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