25 Giugno 2008, h. 00:00

Albo gestori ambientali, il Ministero dello Sviluppo economico conferma le riduzioni

Dopo l’annuncio delle scorse settimane il Ministero dello Sviluppo Economico dà corso al taglio dei diritti di segreteria sull’iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali. Che a partire dal 1° luglio passano così da 120 euro per le società (23 per le ditte individuali) a 10 euro. Confermato che il Decreto contenente tale riduzione prevedeuna seconda misura, anche questa richiesta a gran voce da Confartigianato: l’abolizione dell’incredibile tassa che le imprese sono tenute a pagare in caso di domanda di cancellazione dall’Albo. Nel Decreto, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è presente anche la riduzione del costo per la vidimazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti da 30 a 25 euro, una cifra che può apparire modesta, ma porterà un risparmio per le imprese di circa 5 milioni di euro ogni anno. A quasi un anno dall’approvazione del Decreto ministeriale (29 agosto 2007) che aveva spinto fino a 338 euro la cifra che ogni impresa deve sborsare per l’iscrizione obbligatoria all’Albo, finalmente si inizia intravedere uno spiraglio di luce. Negli scorsi giorni il Comitato Nazionale dell’Albo gestori ambientali ha assunto una deliberazione che definisce i limiti dell’utilizzo di veicoli senza conducente locati da imprese estere per il trasporto rifiuti. Secondo il Comitato, è possibile inserire tali mezzi all’interno del provvedimento d’iscrizione all’Albo, salvo poi chiarire che tale inserimento è ammissibile esclusivamente per effettuare trasporti di tipo internazionale nell’ambito dell’Unione Europea, escludendo così i trasporti interni al territorio nazionale. Un’esclusione messa nero su bianco anche nel provvedimento di iscrizione, che dovrà riportare l’annotazione: “Veicolo utilizzabile esclusivamente per i trasporti effettuati nell’ambito delle spedizioni dei rifiuti all’interno della Comunità (…)”. Il Comitato, di recente, ha presentato alle Organizzazioni imprenditoriali la bozza del Decreto interministeriale che modifica le disposizioni vigenti in merito all’iscrizione all’Albo, delle imprese che effettuano le attività di commercio ed intermediazione di rifiuti, senza però detenerli. Confartigianato, nel corso dell’audizione, ha contestato l’inserimento nel nuovo testo di una clausola particolarmente penalizzante per le piccole imprese: la previsione di una fideiussione bancaria di ammontare variabile a seconda della tipologia di rifiuti trasportati (pericolosi o non pericolosi). La richiesta di Confartigianato al Ministero dell’Ambiente – che si esprimerà nelle prossime settimane – è quella di una sostanziale riduzione degli importi fideiussori.

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