4 Dicembre 2008, h. 00:00

Le novità del Decreto anti crisi

Per le imprese artigiane e le piccole imprese arriva la revisione degli studi di settore, il potenziamento dei Confidi, il pagamento dell’Iva per «cassa», l’accelerazione dei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione e un sistema di ammortizzatori sociali alternativo alla cassa integrazione. Queste le principali misure a sostegno delle imprese previste dal decreto legge «anti-crisi» approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 novembre. Nel dettaglio, il decreto (36 articoli in tutto) muoverà un volume di risorse pari a 80 miliardi di euro e, come affermato dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, avrà «un effetto che va da oggi a due tre anni». Nel provvedimento non trovano spazio, invece, la riduzione degli acconti d’imposta per le ditte individuali e le società di persona e l’inclusione dei lavoratori autonomi tra i soggetti che beneficeranno del «bonus straordinario per famiglie, lavoratori, pensionati e soggetti». Esclusioni definite da Confartigianato «incomprensibili». Per il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini «Il decreto anti-crisi va nella direzione giusta. Ma per renderlo realmente efficace va completato e corretto». Giudizio positivo di Guerrini sugli interventi di carattere fiscale, in particolare sulla revisione degli studi di settore: «Trovano conferma le indicazioni di Confartigianato sia per quanto riguarda la valorizzazione degli Osservatori regionali sia per quanto concerne la necessità di adeguarli agli indicatori congiunturali». Apprezzati anche i provvedimenti in materia di lavoro: «Per l’artigianato e la piccola impresa, grazie agli interventi sugli ammortizzatori sociali, che valorizzano la bilateralità, di fatto nasce un sistema alternativo alla cassa integrazione. E si completa la riforma del modello contrattuale dell’artigianato siglata pochi giorni fa da Confartigianato, dalle altre Confederazioni artigiane, Cisl e Uil». Dove c’è da lavorare ancora è sui tempi di attuazione del provvedimento che potenzia i Consorzi Fidi. Per Guerrini il rischio è che “il rinvio a ulteriori decreti ne ritardi l’utilizzazione, vanificandone l’efficacia”. Diverse le modifiche e le integrazioni al testo che Confartigianato sollecita al Governo. Partendo da un ritocco alla misura che accorcia i tempi di pagamento della Pubblica amministrazione. “Un provvedimento estremamente utile che necessita di un’immediata utilizzazione e di un meccanismo automatico per garantire la compensazione tra debito iscritto a ruolo e credito di qualsiasi natura vantato dalle imprese nei confronti della P.A.”. Attesa anche la correzione ai nuovi meccanismi che regolano la concessione della detrazione del 55% per interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, oltre al ripristino dei precedenti livelli di risorse per finanziare la misura. <b>Di seguito le principali misure della manovra economica che riguardano l’artigianato e le piccole imprese. </b> <b>FISCO</b> BONUS STRAORDINARIO PER LE FAMIGLIE. Lavoratori dipendenti con figli a carico e pensionati con reddito annuo fino a 22 mila euro sono i destinatari della principale misura a sostegno delle famiglie prevista nel decreto. Gli unici tagliati fuori dal beneficio (che va da un minimo di 200 a un massimo di 1.000 euro) sono i lavoratori autonomi. Per Confartigianato si tratta di una esclusione incomprensibile, soprattutto da parte di un Governo che si è impegnato a favorire la spinta imprenditoriale. PROROGA DELLA DETASSAZIONE DEL REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE PER INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ Va nella direzione auspicata dalla Confederazione la proroga per il 2009 della tassazione agevolata dei premi di produttività entro il limite di 6.000 euro annui. Beneficeranno della misura i lavoratori che nel corso del 2008 non hanno percepito redditi di lavoro dipendente, superiori a 35.000 euro. Nessuna proroga, invece, per l’agevolazione precedentemente in vigore legata alle somme corrisposte per gli straordinari. DEDUZIONE DI QUOTA DELL’IRAP DALLE IMPOSTE DIRETTE Ridotto l’impatto dell’Irap sul sistema delle imprese. Prevista la possibilità di dedurre il 10% dell’imposta regionale sulle attività produttive dalla base imponibile delle imposte dirette. La riduzione forfetaria è riferita all’imposta dovuta sulla quota imponibile degli interessi passivi e oneri finanziari e delle spese sostenute per i lavoratori dipendenti ed assimilati. PAGAMENTO DELL’IVA AL MOMENTO DELL’INCASSO Una buona notizia per le imprese: arriva la cosiddetta l’Iva per ‘cassa’. In sostanza, in via sperimentale e con riferimento al triennio 2009-2011, le imprese hanno la possibilità di versare l’imposta solo al momento dell’incasso delle fatture. Decorso un anno dal momento di effettuazione dell’operazione, l’imposta diviene comunque esigibile. Parere favorevole di Confartigianato: la misura, infatti, rientra tra quelle sollecitate dalla Confederazione al Governo. Per il via libera si attende, comunque, il parere di Bruxelles. Che si spera arrivi presto, perché, come sottolineato da Confartigianato, «il problema di liquidità è di oggi; non può essere affrontato troppo in là nel tempo». REVISIONE CONGIUNTURALE SPECIALE DEGLI STUDI DI SETTORE Il Governo accoglie la proposta di Confartigianato: gli studi di settore saranno rivisti tenendo conto della crisi economica “con particolare riguardo a determinati settori o aree territoriali”. All’integrazione degli “studi”, revisionati in chiave “congiunturale”, concorreranno anche gli Osservatori regionali, organismi fortemente voluti dalla Confederazione. RIDUZIONE DELL’ACCONTO IRES ED IRAP Scende di tre punti l’acconto Irap. Ma solo per le società di capitali ed enti assimilati e comunque unicamente per il periodo di imposta in corso. Per le ditte individuali, le società di persone e i soci delle stesse, nessuna riduzione. «Una dimenticanza incomprensibile» l’ha definita il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini. RIDUZIONE DEI COSTI AMMINISTRATIVI La battaglia di Confartigianato per liberare le imprese da inutili e costosi adempimenti registra un nuovo passo avanti. Il Governo cancella la trasmissione telematica dei corrispettivi e la preventiva richiesta ed autorizzazione alla compensabilità dei crediti di imposta. Ridotte anche le sanzioni dovute in caso di ‘ravvedimento operoso’. INTENSIFICAZIONE DELL’ATTIVITÀ DI ACCERTAMENTO NEI CONFRONTI DELLE IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI La lotta all’evasione fiscale si concentra sulle imprese di grandi dimensioni, quelle con ricavi superiori a 300 milioni di euro. Per Confartigianato, che ha sempre sostenuto che la lotta all’evasione deve essere condotta a 360°, si tratta di una buona notizia. MONITORAGGIO DEI CREDITI DI IMPOSTA Scatta il monitoraggio di tutti i crediti d’imposta vigenti alla data del 29 novembre 2008, in particolare di quelli relativi all’attività di ricerca e alla riqualificazione energetica. Aumenta la burocrazia e si complicano le pratiche per i contribuenti che vogliono accedere al bonus fiscale del 55% previsto per gli interventi volti al risparmio energetico degli edifici, che da automatico rischia di diventare discrezionale e che risulta, inoltre, sotto finanziato. Ostacoli che appaiono in controtendenza con gli obiettivi di risparmio ed efficienza energetica del Governo. Da qui l’invito a ripensare la norma che Confartigianato ha rivolto ai ministri Tremonti e Scajola. «In un momento di congiuntura negativa – si legge tra l’altro nella lettera inviata ai Ministri dell’Economia e delle Attività Produttive – la misura rischia di compromettere lo sviluppo dell’edilizia e dei servizi di impianti, serramenti e climatizzazione». Una prima marcia in dietro il Governo l’ha già fatta. Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha annunciato che il Parlamento “correggerà” la retroattività della norma in precedenza estesa a tutto il 2008. <b>LAVORO E PREVIDENZA</b> AMMORTIZZATORI SOCIALI PER I LAVORATORI DIPENDENTI DELLE IMPRESE ARTIGIANE<

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