11 Febbraio 2009, h. 00:00

Il “Milleproroghe” blocca il noleggio con conducente

Il decreto “Milleproroghe” raccoglie la fiducia del Senato ma non quella degli imprenditori italiani. Ad alzare per primi la voce, preoccupati per alcune “norme assurde che mettono in ginocchio migliaia di imprese”, sono gli operatori del trasporto persone, un settore in cui Confartigianato rappresenta 3mila imprese e 10mila addetti. Per il Presidente di categoria, Willy Della Valle, “non si può utilizzare un decreto come il cosiddetto “Milleproroghe” per stravolgere i principi di una legge organica e complessa che disciplina il nostro settore, la legge 21/1992”. Una rivoluzione netta, che rompe con le regole del passato. Quello che passa ora all’esame della Camera dei Deputati, infatti, è un decreto che limita l’operatività del noleggio con conducente alle richieste effettuate presso la rimessa di riferimento del veicolo, e non più presso la sede del veicolo. Rimesse e sede che, stando alla nuova normativa, “devono essere situate, esclusivamente, nel territorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione”. Un tema, questo, che rappresenta il principio fondante delle modifiche alla storica 21/1992. La sensazione, però, è che dietro a questa tendenza “ci sia, esclusivamente, la risposta alle criticità di Roma e dei comuni limitrofi alla Capitale”, rilancia Della Valle. Con il “Milleproroghe”, inoltre, i Comuni potranno regolamentare l’accesso nel proprio territorio dei veicoli autorizzati al trasporto persone da altri comuni. Per richiedere il permesso, gli imprenditori dovranno pagare un “importo di accesso” e farne richiesta agli uffici comunali. Per mantenerlo, invece, dovranno “obbligatoriamente avere la disponibilità di una sede, di una rimessa o di un pontile d’attracco situati nel territorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione”, si legge nel documento approvato dal Senato l’11 febbraio 2009. I correttivi alla legge dovrebbero distinguere definitivamente anche il raggio d’azione dei taxi da quello delle vetture a noleggio con conducente, mettendo al bando gli operatori abusivi. E’ per questa ragione, probabilmente, che “nei Comuni ove sia esercitato il servizio di taxi, i veicoli adibiti a servizio di noleggio con conducente possono sostare, a disposizione dell’utenza, esclusivamente all’interno della rimessa”. In altre parole, la prenotazione del noleggio con conducente potrà avvenire solo e soltanto all’interno delle rimesse. Sempre nelle rimesse, situate all’interno del territorio comunale che ha rilasciato l’autorizzazione, devono avvenire “l’inizio ed il termine di ogni singolo servizio di noleggio con conducente”. Nessun cambiamento, invece, per quanto riguarda l’uso delle corsie preferenziali e “delle altre facilitazioni alla circolazione previste per i taxi e gli altri servizi pubblici”. Rinchiusi nelle rimesse, costretti a pagare tasse esclusive ed obbligati a tenere un “innovativo” foglio di servizio. L’ultima delle novità introdotte nel decreto “Milleproroghe”, infatti, è quello stesso onere che, in nome della semplificazione, molte altre categorie hanno perso. Il foglio di servizio, vidimato e timbrato dall’azienda, dovrà riportare “la targa del veicolo, il nome del conducente, data, luogo, lunghezza e durata del tragitto, oltre ai dati del committente”, come previsto dal correttivo all’articolo 11 della 21/1992. Oneri aggiuntivi, limiti alla concorrenza e all’operatività degli imprenditori del settore e, come se non bastasse, sanzioni severe per chi sgarra. Alla prima infrazione degli articoli 3 e 11, rispettivamente la limitazione ad operare dalle rimesse e la tenuta del foglio di servizio, la pena prevede un mese di sospensione dell’attività alla prima sanzione, due mesi alla seconda, tre mesi alla terza e “la cancellazione dal ruolo” alla quarta reiterata violazione.

rss