18 Febbraio 2009, h. 00:00

Legge 488/92 a breve il decreto “sblocca agevolazioni”

E’ vicina ad una svolta la vicenda denunciata da Confartigianato dei ritardi con cui la pubblica amministrazione sta erogando i saldi delle agevolazioni previste dalla legge 488/92. Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, in risposta alle sollecitazioni del Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, ha dichiarato che il Governo sta accelerando la marcia del provvedimento che permetterà di ridurre i tempi di pagamento dei contributi vantati dalle imprese. “Il Presidente della Confartigianato Giorgio Guerrini – osserva il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola – ha ragione a chiedere alla Pubblica amministrazione di onorare tempestivamente i suoi obblighi nei confronti delle imprese, soprattutto di quelle piccole che hanno una struttura finanziaria meno robusta. Per quel che riguarda le imprese che attendono il saldo dei contributi della legge 488 per l’acquisto di macchinari e la costruzione di immobili aziendali, posso comunicare che è già in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale un decreto ministeriale che rende operative una serie di semplificazioni e riduzioni di tempi per la liquidazione a saldo”. Secondo una stima di Confartigianato sono circa 20.000 le imprese in attesa di ricevere l’ultima tranche delle risorse già assegnate e impiegate per finanziare programmi di investimento aziendali. Ritardi che si trascinano da anni, nei casi più gravi oltre quattro. Notizie incerte, invece, per quanto attiene agli importi che complessivamente devono incassare le imprese che, secondo una stima per difetto, non dovrebbero essere inferiori a un miliardo di euro. Ma la questione dei ritardi nel pagamento dei saldi delle agevolazioni non è l’unico aspetto critico della legge 488/92. Un preoccupante capitolo l’ha scritto, infatti, la Finanziaria 2008 che ha dato un giro di vite sulla cosiddetta “perenzione amministrativa” che ha fatto scendere da sette a tre anni il periodo di conservazione dei residui delle spese in conto capitale. Con la conseguenza che le spese relative agli stanziamenti iscritti in bilancio nel 2004 e negli anni precedenti, concesse ai progetti “non cofinanziati” che avevano diritto ai contributi a fondo perduto sono state “congelate” nello status di prescrizione anticipata. Ma anche su questo aspetto sono arrivate le rassicurazioni del Ministro dello Sviluppo Economico.”Stiamo lavorando – ha dichiarato Scajola – per varare una norma che allunghi da tre a cinque anni la cosiddetta ‘perenzione’, cioè il termine entro il quale i fondi non impegnati diventano residui passivi e debbono dunque essere riassegnati con forte allungamento dei tempi amministrativi. L’attuale perenzione a tre anni è infatti troppo ridotta per ricomprendere gli investimenti della legge 488 e quando le imprese chiedono il saldo, gli stanziamenti sono diventati residui passivi e richiedono un nuovo iter di assegnazione. Per quel che riguarda infine le richieste di saldo per gli investimenti effettuati in particolare da imprese artigianali, con appositi bandi la cui gestione è affidata interamente ad Artigiancassa, attualmente agli uffici del ministero non risultano richieste inevase”.

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