10 Aprile 2009, h. 00:00

PEC, Confartigianato lancia la propria Posta Elettronica Certificata

Se il Governo introduce nuovi strumenti per semplificare i rapporti tra imprese, cittadini e pubblica amministrazione, Confartigianato, che quella semplificazione la richiede da tempo, offre ai propri imprenditori associati l’opportunità di cogliere quelle novità. Così nasce l’accordo tra Confartigianato Imprese e InfoCert, l’Ente di certificazione digitale e gestione dei documenti elettronici di Unioncamere, che offre alle imprese associate la possibilità di attivare una propria casella di Posta Elettronica Certificata, diventata obbligatoria dal 29 novembre 2008 per le nuove società che si iscrivono al Registro delle Imprese. Le società già esistenti, invece, avranno tre anni di tempo per attivarne una. Il futuro dei rapporti con la pubblica amministrazione si chiama PEC, dunque, Posta Elettronica Certificata. Per le imprese, i cittadini e la pubblica amministrazione. L’acronimo, però, non tragga in inganno, la PEC altro non è che una raccomandata con ricevuta di ritorno in formato digitale. Un ordinario messaggio di posta elettronica, ma certificato nel contenuto, nei tempi di consegna e nella conferma dell’avvenuta ricezione. Una ricevuta digitale che permette di utilizzare la posta elettronica certificata per inviare e ricevere atti, contratti e tutta la documentazione ufficiale per pratiche ed adempimenti vari. Il tutto garantito e tracciato dal protocollo PEC. Attualmente, il CNIPA ha 22 Enti accreditati, autorizzati ad apporre la propria certificazione sui documenti elettronici spediti tramite posta elettronica. Il prezzo medio del mercato italiano si aggira sui 40-50 euro all’anno, mentre le Associazioni provinciali di Confartigianato, grazie all’accordo con InfoCert, potranno offrirla alle imprese associate ad un costo che non supererà i 15-20 euro. Prezzo più che dimezzato, dunque, e tutte le caratteristiche offerte dagli altri Enti di certificazione per le due diverse tipologie di PEC. Una casella “chiusa”, per comunicare esclusivamente con altri indirizzi PEC, ed una “aperta”, con cui si possono inviare e ricevere messaggi anche da caselle di posta elettronica ordinaria. Le imprese associate che sceglieranno la PEC di Confartigianato avranno a disposizione 1 Gb di memoria per i messaggi e l’archivio storico, le funzioni Antivirus e Antispam, la notifica SMS, la possibilità di inviare mail contemporaneamente a 500 diversi destinatari e di inoltrare automaticamente su una casella di posta elettronica ordinaria i messaggi PEC. Un’offerta completa, per le caratteristiche offerte, ed eccezionale dal punto di vista economico. “Inoltre – come ha sottolineato il Segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli – la scelta di adottare un dominio confederale unico e ben riconoscibile [nome@pec.confartigianato.it] – può rappresentare un’ottima opportunità di marketing per le imprese e di identificazione per l’intero sistema associativo”. L’evoluzione tecnologica ha definitivamente tracciato la strada del digitale. La Pec, in quest’ottica, si configura come un ottimo strumento per semplificare e snellire i rapporti con la pubblica amministrazione. Con un notevole risparmio di tempo e di denaro per chi, come gli imprenditori italiani, sono costretti a barcamenarsi tra gli sportelli degli uffici pubblici. Una tesi confermata dal Ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta, che ha sottolineato i vantaggi della PEC. “Riuscendo a dialogare con la pubblica amministrazione tramite posta elettronica – ha detto – gli sportelli diventeranno aggiuntivi, dal momento che si potrà fare tutto dal posto di lavoro, a casa, in banca o alla posta. Ma, se uno proprio vuole, potrà anche andare allo sportello”.

rss