20 Maggio 2009, h. 00:00

Studi di Settore: Gerico in ritardo, richiesto il rinvio di un mese delle scadenze di giugno

Dove è andato a finire Gerico 2009? A poco più di venti giorni dalla scadenza del 16 giugno, filo di lana per il pagamento delle imposte e dei contributi per l’anno 2008 e gli acconti per il 2009, l’Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto al rilascio del software che consente la gestione dei ricavi dei contribuenti soggetti agli studi di settore e la predisposizione del file telematico da allegare ad UNICO 2009. Il programma Gerico non è ancora disponibile sul sito delle Entrate; i consulenti sono di fatto impossibilitati a predisporre le dichiarazioni dei loro assistiti. Eppure, non si è ancora interrotto il conto alla rovescia verso la prossima scadenza fiscale di metà giugno. Che prosegue. Confartigianato e le altre Organizzazioni della piccola impresa in una lettera inviata al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti il 19 maggio hanno chiesto il rinvio di un mese (dal 16 giugno al 16 luglio) del termine per i versamenti, senza che sia applicata la maggiorazione dello 0,40% prevista per i ritardi di pagamento. Un rinvio che Giorgio Guerrini e gli altri presidenti delle organizzazioni firmatarie hanno indicato come “indispensabile, nell’ambito di corretti rapporti fra amministrazione finanziaria e contribuenti”, e giudicato necessario anche per “disporre di un congruo lasso di tempo per un più costruttivo confronto con gli associati in una materia delicata come quella degli studi di settore”. In sostanza, senza l’emanazione di un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che faccia slittare la scadenza, i contribuenti non avranno nessuna possibilità di far fronte agli adempimenti. Anche perché, una volta rilasciato il programma “Gerico 2009”, le software house avranno bisogno di ulteriore tempo per la messa a punto dei pacchetti applicativi, aggiungendo così ritardo su ritardo. E’ anche per questo che nella lettera si invita il Ministro a far presto ad assumere la decisione, e si auspica che “il provvedimento sia emanato con sollecitudine rispetto al termine del 16 giugno”. Nel documento si riconosce che alla base del ritardo con cui si sta provvedendo al rilascio di Gerico c’è comunque un motivo valido: la grave crisi economica che ha reso necessaria l’introduzione (come previsto dal Dl 185/2008) di appositi correttivi anti-crisi per consentire agli studi di valutare gli effetti della difficile congiuntura economica sui ricavi delle imprese.

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