15 Luglio 2009, h. 00:00

Riparte la protesta dei Tir

Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro promosso dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli per fare il punto sull’attuazione delle misure a sostegno dell’autotrasporto merci previste dal protocollo del 18 giugno 2008, e soprattutto per illustrare le nuove iniziative per permettere al comparto di superare l’attuale fase di congiuntura economica che in pochi mesi ha provocato un calo del 50% degli ordini. Unatras, l’Associazione di categoria che riunisce le principali sigle del settore, tra le quali Confartigianato Trasporti, in una nota, bolla l’incontro come “Deludente e privo di risultati concreti”. “Ancora una volta – si legge nel documento – il Governo non ha presentato i provvedimenti che la categoria attende ormai da tempo, e si è invece limitato a riproporre impegni già contenuti nei diversi protocolli sottoscritti nell’ultimo anno”. L’effetto più immediato dell’insoddisfazione espressa da Unatras è la conferma per il 27 luglio della manifestazione nazionale degli autotrasportatori che si doveva tenere a Roma il 10 luglio, ma che era stata sospesa in attesa dell’incontro con il Ministro Matteoli. Mancando i tempi tecnici per indire il fermo totale dei mezzi, la manifestazione nazionale si svolgerà con altre forme che saranno decise il 22 luglio nel corso della seduta dell’esecutivo della associazione. Una cosa è certa, spegnere i motori dei tir non è l’unica forma efficace di protesta. Nella nota diffusa all’indomani dell’incontro, Unatras sottolinea, infatti, che “si potrebbe decidere di intensificare l’azione di protesta estendendo ad altre zone, città, porti, interporti, la realizzazione di altre manifestazioni”. La manifestazione è decisa, e con tutta probabilità si terrà come previsto. Ma i vertici di Unatras lasciano la porta aperta alla trattativa con il Governo. Pur ritenendo che quella del 14 luglio sia da considerarsi a tutti gli effetti come un’occasione mancata. Mancata anche in senso letterale. E’ mancato il Ministro Matteoli che avrebbe dovuto presiederla e che non lo ha fatto perché trattenuto in altri impegni di Governo (la riunione si è sovrapposta con la presentazione del Dpef, e al suo posto ha partecipato il Sottosegretario Bartolomeo Giachino) e sono mancati, tra gli altri, il decreto che individua l’autorità di controllo, il decreto che istituisce il fondo di garanzia per il credito e le disposizione necessarie a rendere disponibili sia le risorse per gli sconti autostradali che quelle relative alla riduzione delle tasse di circolazione, oltre alle procedure utili per gli incentivi e l’acquisto di veicoli Euro 5. Assenze che hanno pesato, ma che non cancellano il giudizio positivo sulle ultime iniziative del Ministro Matteoli per rendere più sicuro il comparto. Tra queste, il decreto sulla scheda di trasporto, il decreto sull’autorità delle sanzioni e la presentazione degli emendamenti al Ddl di Riforma al codice della strada in materia di cabotaggio.

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