7 Ottobre 2009, h. 20:29

Credito Marco Colombo (Giovani Imprenditori Confartigianato): “Accesso al credito ancora difficile. Le banche abbiano più coraggio di investire su chi fa impresa”

“Le banche devono mostrare, nei fatti, un nuovo approccio nei confronti dei piccoli imprenditori i quali non hanno perso la voglia di investire sulla propria azienda e di reagire alla crisi. Ma questa loro propensione deve ora trovare un atteggiamento altrettanto coraggioso da parte degli istituti bancari”.

E’ quanto sollecita Marco Colombo, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, il quale richiama gli istituti di credito ad una “maggiore attenzione alle esigenze dell’economia reale, alle aspettative delle imprese e, in particolare, alle potenzialità dei giovani che vogliono fare impresa”.

“E’ estremamente importante – aggiunge Colombo – che il sistema bancario recepisca il richiamo del Ministro dell’Economia Tremonti ad una comune responsabilità verso il Paese. Ognuno deve fare la propria parte: le imprese devono saper innovare e migliorare la propria competitività sui mercati, le banche devono saper investire con fiducia sulle capacità degli imprenditori e sui loro sforzi per cogliere i segnali della ripresa economica”.

“Negli ultimi mesi – aggiunge il Presidente Marco Colombo – registriamo qualche passo in avanti: anche grazie al fattivo impegno di Confartigianato e delle altre Confederazioni delle Pmi le piccole imprese possono finalmente accedere al Fondo Centrale di Garanzia e, attraverso le intese siglate con i principali gruppi bancari, abbiamo concretizzato ed arricchito di contenuti l’accordo siglato con l’Abi e il Ministero dell’Economia sulla moratoria dei debiti delle imprese. Tuttavia l’accesso al credito rimane difficile e permangono numerose criticità nei rapporti tra banche e imprese”.

“Ora – ammonisce il Presidente Marco Colombo – serve uno scatto in più. Chi chiede finanziamenti per dare vita ad un’idea imprenditoriale, per investire, produrre e dare lavoro in Italia deve poter trovare allo sportello bancario la necessaria fiducia, risposte rapide e certe, non i rigidi parametri di Basilea 2”.

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