30 Ottobre 2009, h. 00:00

Festival della Persona, il restauro della Statua del Fossombroni

Lo ha detto il Presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, e lo ha ribadito il Coordinatore nazionale di Confartigianato Persone, Carmelo Rigobello. E’ stata scelta Arezzo perché è una terra ricca di storia e di cultura, di impronte rinascimentali e di arte. Centro di quel centro Italia, la Toscana, che è stata la culla del Rinascimento, momento di massima produzione artistica della storia italiana. Oggi, che di abitanti ne conta quasi 100mila, il borgo aretino conserva e mantiene ancora vivo l’importante contributo artistico, letterario e culturale offerto da molti dei suoi più famosi cittadini. Da Guido Monaco, musicologo di fine 900, a Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico dell’arte, da Piero della Francesca, uno dei più importanti protagonisti del Rinascimento italiano, a Francesco Petrarca, pilastro portante della letteratura italiana di tutti i tempi. Ma c’è un personaggio che, grazie al contributo offerto a cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo alla vita politica, sociale ed economica della Toscana, ha saputo scrivere il proprio nome sui libri di storia aretina. Vittorio Fossombroni, scienziato e statista aretino, fu il protagonista della definitiva bonifica della Val di Chiana, fu Ministro degli Esteri e successivamente Primo Ministro del Granducato di Toscana, contribuendo in maniera concreta allo sviluppo economico e sociale di Arezzo. Se Palazzo Fossombroni a Borgo Ognissanti è la memoria storica fiorentina, Arezzo, oggi, lo ricorda con un Palazzo ed una statua che si impone su Piazza San Francesco, proprio davanti l’entrata della Chiesa dedicata ad uno dei Santi patroni d’Italia. In occasione del Festival della Persona, Confartigianato ha voluto impegnarsi in prima persona per restituire alla città una statua simbolo della propria identità culturale. “Questo restauro vuole essere in primo luogo un dono alla Città di Arezzo per aver ospitato il Festival della Persona”, ha detto Carmelo Rigobello, Coordinatore nazionale di Confartigianato Persone durante la cerimonia di consegna della statua. “E’ anche un modo, però, per ricordare questo grande statista ed un gesto emblematico dell’amore che gli artigiani italiani nutrono nei confronti dell’arte e della cultura”. “Un restauro conservativo per rimuovere i segni e le impurità del marmo, attacchi causati dallo sporco, dallo smog e dal tempo”, hanno sottolineato gli artigiani del C.A.R.VE, il Consorzio Artigiani Restauratori del Veneto che, con l’arch. Alessandro Aimola, ha curato i lavori di recupero di uno dei più importanti monumenti del centro aretino. Un patrimonio artistico e culturale restituito alla città grazie all’intervento di Confartigianato e del Festival della Persona di Arezzo.

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