30 Ottobre 2009, h. 00:00

Note di grande musica al Duomo di Arezzo

Note di grande musica al Duomo di Arezzo, tempio gotico della cristianità aretina. Note suonate dai trenta elementi della Filarmonica Guido Monaco di Arezzo diretta dal Maestro Filippo Zampelli, orgoglio della città tornato a splendere grazie all’iniziativa dell’ANAP Confartigianato Persone. Al tempo fu definito un esperimento, giovani e promettenti talenti musicali insieme ad una dozzina di pensionati dell’ANAP locale. “La nostra filarmonica vive dell’entusiasmo dei giovani ma anche e soprattutto degli anziani – ha confermato Zambelli – i “nonni” sono una scintilla, simpatici e pieni di entusiasmo, fondamentali per la nostra attività musicale”. L’idea, nata dalla voglia degli artigiani pensionati di risollevare lo stato della Filarmonica aretina, ha saputo riunire le giovani leve del territorio e chi, nonostante gli anni, ha conservato la stessa passione musicale per il repertorio classico e contemporaneo di tutti i tempi. Dall’Inno di Mameli al Coro dei pellegrini di Wagner, dal Nabucco di Verdi alla Gazza Ladra di Rossini, passando per il Panis Angelicus di Franck, il Rinaldo di Haendel e l’Andante di Mozart dal Concerto per Flauto ed orchestra, la Filarmonica di Arezzo ha passato in rassegna il meglio della produzione artistica e musicale dei migliori interpreti di sempre. Un concerto introdotto dalla prolusione dell’Arcivescovo di Arezzo, Sua Eccellenza Riccardo Fontana, e dalle parole dell’eremita Paolo Giannoni.

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