27 Novembre 2009, h. 19:00

Il Consiglio dei Ministri approva lo Small Business Act Il commento di Confartigianato: “Italia primo Paese in Ue che pensa alle piccole imprese”

“L’Italia, il Paese con la più alta densità imprenditoriale al mondo, è il primo in Europa a recepire i principi dello Small Business Act. E’ un grande segnale della volontà del Governo di porre al centro dell’iniziativa politica e delle strategie di sviluppo del Paese 4.223.639 micro e piccole aziende, vale a dire il 98,2% delle imprese italiane, che danno lavoro al 59,3% degli addetti, realizzano il 43,9% del valore aggiunto e il 39,4% degli investimenti”.

Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini accoglie con soddisfazione la Direttiva illustrata oggi, nel corso del Consiglio dei Ministri, dal Presidente del Consiglio Berlusconi che recepisce lo “Small Business Act”, la Comunicazione adottata il 25 giugno 2008 dalla Commissione Europea che, ispirandosi all’idea-guida ‘Pensare anzitutto al piccolo’, contiene orientamenti e proposte di azioni politiche da attuare a livello europeo e negli Stati membri per valorizzare i 23 milioni di piccole e medie imprese europee.

“La Direttiva predisposta per iniziativa del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola  – sottolinea il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli – rappresenta un nuovo passo avanti per realizzare quella definita dalla stessa Commissione Europea ‘una corsia preferenziale per la piccola impresa’ ed è il risultato del lavoro svolto dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’istituzione, lo scorso marzo, di un tavolo di attuazione dello SBA in Italia”.

“Sono numerose – fa rilevare Fumagalli – le indicazioni contenute nello Small Business Act di cui Confartigianato sollecita da tempo l’attuazione: tra queste, l’istituzione di un’Agenzia per le micro e piccole imprese con il compito rielaborare proposte finalizzate a favorire lo sviluppo delle aziende con meno di 50 dipendenti e la predisposizione di una legge annuale sulla micro e piccola impresa”.

“Ora ci aspettiamo – conclude il Presidente Guerrini – che i principi dello Small Business Act siano rapidamente applicati, a cominciare dalla Legge Finanziaria nella quale sollecitiamo l’intervento di patrimonializzazione dei Confidi.

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Cosa prevede la Direttiva

Lo Small Business Act postula interventi di semplificazione, di riduzione degli oneri amministrativi, di apertura dei mercati e di sostegno delle potenzialità di sviluppo per le P.M.I. che, nel documento, si esplicano in dieci punti fondamentali:
Imprenditorialità – facilitare un contesto gratificante agli operatori;

Seconda possibilità – per gli imprenditori onesti che abbiano sperimentato l’insolvenza;

Pensare anzitutto al piccolo – formulare regole conformi a questo principio;

Amministrazione recettiva – rendere le Pubbliche Amministrazioni permeabili alle esigenze delle PMI;

Appalti pubblici e aiuti – facilitare la partecipazione delle PMI agli appalti pubblici e migliorare le possibilità degli aiuti di Stato per le PMI;

Finanza – agevolare l’accesso al credito delle PMI e la puntualità dei pagamenti nelle transazioni commerciali;

Mercato Unico – aiutare le PMI a beneficiare delle opportunità offerte dal Mercato Unico;

Competenze e Innovazione – aggiornare ed implementare le competenze nelle PMI ed ogni forma di innovazione;

Ambiente – trasformare le sfide ambientali in opportunità per le PMI;

Internazionalizzazione – incoraggiare e sostenere le PMI affinché beneficino della crescita dei mercati.

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