22 Dicembre 2009, h. 18:51

L’artigianato alimentare sfida la crisi. Crescita record di imprese: + 1,6%/anno. A Natale consumi in aumento del 2% 83.216 piccole imprese tengono alta la bandiera del buon cibo made in Italy. Boom di nuove imprese in Puglia, Sardegna, Lombardia. Dolci al top sulle tavole natalizie

La qualità del cibo artigiano non conosce crisi: a Natale, ma anche nel resto dell’anno, sulle tavole degli italiani trionfano specialità e prodotti tipici della nostra tradizione.

Secondo le rilevazioni di Confartigianato, in un anno difficile come quello appena trascorso, il settore alimentare artigiano ha fatto registrate il record di nascite imprenditoriali: + 1,6%, pari a 1.318 aziende in più da settembre 2008 a settembre 2009.

Una crescita che porta a 83.216 le imprese artigiane del settore in cui operano panificatori, pasticcerie, produttori di pasta fresca, laboratori di cioccolato, norcinerie, attività di lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, produttori di olio e di specialità lattiero-caseari, gelaterie, torrefazioni, produttori di vini, grappe, birre artigianali.

Custodi della qualità gastronomica made in Italy, molti artigiani rientrano tra i 5.812 laboratori specializzati nella trasformazione dei 175 prodotti DOP, IGP e STG. 

Le regioni dove nell’ultimo anno si è registrato il maggiore aumento di imprese artigiane del settore alimentare sono la Puglia (+ 3,7%), seguita dalla Sardegna (+ 3,4%), dalla Lombardia (+ 3,3%), dal Piemonte (+ 2,7%), dalle Marche (+ 1,8%) e dalla Toscana (+ 1,7%).

Un boom destinato a consolidarsi durante le festività natalizie: secondo Confartigianato, infatti, i consumi di prodotti artigiani aumenteranno del 2% rispetto a Natale 2008.

Tra le specialità più gettonate sulle tavole natalizie vi sono, come sempre, i dolci: i consumi di quelli tipici, secondo Confartigianato, dovrebbero attestarsi sui 50.000 quintali per un valore di circa 70 milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, panettoni e pandoro artigiani, Confartigianato prevede che potranno essere raggiunti i risultati del 2008 quando ne furono venduti 120.000 quintali per un valore di 240 milioni di euro.

Sotto controllo i prezzi. I pasticceri artigiani si sono impegnati a mantenerli invariati rispetto allo scorso anno. Per panettoni e pandoro artigiani vanno da 14 a 20 euro al Kg. Per il torrone il costo va da 10 a 13 euro al Kg. 

In Italia – secondo i dati di Confartigianato – le pasticcerie e i panifici artigiani sono quasi 45.000, danno lavoro a 166.000 addetti. Rappresentano l’87,7% del totale delle aziende del settore dolciario.

La passione degli italiani per i dolci artigiani è testimoniata anche dal fatto che il nostro Paese contende alla Francia il primato per la diffusione di forni e pasticcerie: in Francia vi sono 72 imprese di questi settori ogni 100.000 abitanti, in Italia 66 imprese ogni 100.000 abitanti. Seguono a grande distanza paesi come la Spagna, con 24 imprese ogni 100.000 abitanti, e la Germania, 18 imprese ogni 100.000 abitanti.

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