1 Febbraio 2010, h. 00:00

Confartigianato Trasporti chiede una corsia preferenziale per il nuovo Codice della strada

L’iter di riforma del codice della strada procede a passo d’uomo. Approvato a luglio dalla Camera, sarebbe dovuto passare al Senato per una rapida approvazione. Ma con 400 emendamenti presentati, sarà difficile che riesca ad essere approvato in tempo utile per risolvere i problemi dell’autotrasporto italiano. Problemi legati all’abusivismo e alla concorrenza sleale degli imprenditori stranieri. “Il principale è legato al cabotaggio. Noi sappiamo – ha detto Francesco Del Boca – che in Italia, specialmente dall’Est, entrano molti trasportatori che fanno del cabotaggio illegittimo. In altre parole, fanno dei servizi di trasporto pur non potendoli fare. Gli argomenti sono relativi ai sovraccarichi, al rispetto delle norme del Codice della strada riguardanti la velocità e al mancato rispetto degli orari di guida”. Comportamenti illegali che danneggiano decine di migliaia di imprese e su cui vuole intervenire il nuovo Codice della strada, inasprendo le pene e le sanzioni per chi sbaglia. Il pericolo, però, è che la riforma si blocchi in Senato sotto una montagna di emendamenti. Molto più facile, allora, pensare ad un decreto specifico che contenga le norme studiate per l’autotrasporto. La proposta è stata lanciata al Governo dal Presidente di Confartigianato Trasporti, Francesco Del Boca. “Visto che gli emendamenti che abbiamo chiesto sono davvero molto importanti per contrastare l’abusivismo e l’illegalità nel mondo del trasporto, siamo molto preoccupati. Abbiamo chiesto e chiederemo al Governo, al ministro Matteoli e al sottosegretario Giachino che vengano stralciati e che venga presentato un decreto, che entri in vigore da subito, con gli interventi per l’autotrasporto”. Un decreto che colpisca chi sbaglia, dunque, e che sia in grado di tutelare le tante imprese di trasporto merci costrette a piegarsi alla crisi e al gioco scorretto di tanti, troppi imprenditori fantasma.

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