15 Marzo 2010, h. 17:42

Confidi ammortizzatori della crisi per oltre 1 mln di Pmi Nel 2009 garantiti finanziamenti per 20 mld, +28% di operatività su 2008 Assoconfidi chiede interventi per potenziarli

I consorzi fidi hanno contribuito ad attenuare l’impatto della crisi per le piccole e medie imprese sul fronte dell’accesso al credito, offrendo le garanzie per consentire agli imprenditori di ottenere i finanziamenti necessari ad effettuare investimenti e creare occupazione.

In Italia 1 impresa su 4 è associata ai 312 Confidi del sistema Assoconfidi – l’Associazione che riunisce  le Federazioni dei Consorzi fidi dell’artigianato, del commercio, dell’industria, dell’agricoltura promosse da Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti.

Nel 2009 i Confidi del sistema Assoconfidi, cui aderiscono 1.148.230 imprese, hanno garantito 20 miliardi di finanziamenti, con un incremento del 28% dell’operatività rispetto al 2008.

I Confidi hanno inoltre favorito l’applicazione della moratoria dei debiti e fronteggiato l’aumento delle insolvenze.

Assoconfidi sollecita interventi del Governo e del Parlamento per potenziare il ruolo di facilitatori all’accesso al credito per le PMI svolto da questi strumenti di mutualismo solidaristico, capillarmente diffusi in tutto il Paese.

Tra le priorità indicate da Assoconfidi ci sono:

  • il rafforzamento patrimoniale dei Confidi,
  • una semplificazione normativa che eviti inutili duplicazioni di adempimenti già svolti dalle banche e dagli intermediari finanziari,
  • la revisione dei meccanismi di computo dell’attività finanziaria rilevanti ai fini dell’iscrizione all’elenco degli intermediari finanziari,
  • l’applicazione di modalità di vigilanza e controllo specifiche, in funzione della natura mutualistica dei Confidi.

“In questa fase di difficoltà per l’economia – fa rilevare Assoconfidi – i Confidi stanno vivendo un momento di profonda trasformazione e riorganizzazione. La scadenza di dicembre 2009 del termine per l’iscrizione obbligatoria nell’elenco degli intermediari finanziari (art. 107 del Testo Unico Bancario) ha, inoltre, imposto a quei Confidi che raggiungono i requisiti previsti dalla legge rilevanti investimenti economici e organizzativi”.

Roma, 15 marzo 2010

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