4 Marzo 2010, h. 17:49

DDL LAVORO Roma, 4 marzo 2010 Il giudizio del Presidente di Confartigianato Guerrini: “Verso leggi più moderne in materia di lavoro. Bene norme su apprendistato e giustizia del lavoro. Su lavori usuranti grave discriminazione contro il lavoro autonomo”

“Un provvedimento che tende alla modernizzazione e alla semplificazione delle norme in materia di lavoro. Incomprensibile, però, la discriminazione tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi nelle disposizioni sui lavori usuranti ”.

Questo il giudizio espresso dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini sul Ddl lavoro approvato ieri dal Senato.

In particolare, Confartigianato apprezza la norma che prevede la possibilità di assolvere l’ultimo anno di obbligo scolastico con l’apprendistato: “E’ un’importante opportunità – sostiene Guerrini – per contrastare il fenomeno della dispersione e dell’abbandono scolastico, che riguarda 126.000 ragazzi tra i 14 e i 17 anni, e per consentire ai giovani il conseguimento di una qualifica professionale, riconoscendo il valore educativo dell’impresa come luogo formativo e di trasmissione di saperi”.

Positiva la valutazione anche sulle disposizioni tese a snellire l’enorme mole dei processi in materia di lavoro, grave problema che Confartigianato ha più volte denunciato, mettendo in evidenza che un procedimento giudiziario può durare oltre 4 anni.

Tra gli altri aspetti positivi, il Presidente Guerrini indica la valorizzazione della bilateralità, ad esempio nella certificazione dei contratti di lavoro.

Guerrini auspica poi tempi brevi per realizzare la riforma degli ammortizzatori sociali “anche se – fa rilevare – nell’artigianato, grazie alla legge 2 del 2009, gli Enti bilaterali trovano un’adeguata valorizzazione come strumento per gestire aspetti importanti del welfare contrattuale e, di fatto divengono, un sistema alternativo alla cassa integrazione”.

Il Presidente di Confartigianato considera però “un’inaccettabile disparità di trattamento l’esclusione dei lavoratori autonomi dai benefici previdenziali previsti per i lavori usuranti. Non si capisce perché alcune attività vengono definite usuranti se sono svolte da lavoratori dipendenti mentre tali non vengono considerate se ad esercitarle è un lavoratore autonomo”.

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