6 Aprile 2010, h. 00:00

SEMPLIFICAZIONE: Arriva la ComUnica, l’impresa nasce in un ‘click’

Dare il via a un’impresa, in un attimo, a burocrazia zero, è dal 1° aprile la promessa della Comunicazione Unica, una rivoluzione informatica che viaggia sul web targata Ministero dello Sviluppo Economico che sostituisce moduli cartacei, code e adempimenti con pochi click di mouse. Nonostante la data, non si tratta di un pesce d’aprile: dopo due anni di test e 94.000 pratiche evase, la ComUnica è realtà. Merito anche di Confartigianato che nella fase di sperimentazione è intervenuta costantemente presso gli Enti e i Ministeri coinvolti per segnalare le criticità e proporre soluzioni. Ed è di questi giorni la notizia che l’Inail, accogliendo una richiesta Confederale, ha introdotto importanti facilitazioni nell’intermediazione da parte delle Associazioni. Da ora in avanti tutti gli adempimenti per l’iscrizione, la variazione e la cancellazione di un’impresa ai fini previdenziali, assicurativi, fiscali, del Registro delle Imprese e dell’Albo delle Imprese Artigiane potranno, anzi, dovranno essere assolti obbligatoriamente attraverso un solo canale, telematico, quello del Registro delle imprese, che diventa lo “sportello unico’ a cui inviare in una sola pratica digitale le informazioni per tutti gli Enti. Indispensabili il software gratuito “Comunica Impresa”, la firma digitale, un indirizzo di posta elettronica certificata, la cosiddetta Pec, che le imprese associate possono ottenere a condizioni di favore grazie agli accordi stipulati da Confartigianato. Comunque, per chi vive male il digitale, è possibile delegare la compilazione e l’inoltro della ComUnica alle Associazioni confederali. Ma aldilà dei bla bla di circostanza che si accompagnano ad ogni rivoluzione annunciata, per un aspirante artigiano o piccolo imprenditore sarà davvero così facile dare concretezza al proprio sogno imprenditoriale grazie alla nuova procedura? Dipende; la possibilità di aprire in un ‘click’ l’attività riguarderà un numero limitatissimo di imprese, quelle più semplici. Mentre per le altre, quelle soggette ad adempimenti di carattere ambientale, sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi e quant’altro, servirà qualche passaggio in più, perché la ComUnica non semplifica tali obblighi. La Comunicazione Unica, rappresenta comunque una rivoluzione, perché opera un raccordo tra le procedure di Enti autonomi attraverso l’utilizzo di servizi informatici; per il resto bisognerà attendere l’attuazione dello Sportello Unico e i regolamenti attuativi dell’Agenzia delle Imprese, la cui approvazione è attesa a giorni.

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