24 Giugno 2010, h. 17:20

Francesco Sgherza, Vice Presidente di Confartigianato: “Sì al federalismo per lo sviluppo del Sud. Ripartiamo dalle piccole impreso per costruire il futuro del Mezzogiorno”

“Confartigianato accetta la sfida del federalismo per rilanciare l’economia del Mezzogiorno e per liberare le energie delle piccole imprese meridionali. Basta con l’intervento pubblico finanziatore ‘a fondo perduto’. Dateci buona politica e ci sarà sviluppo economico”.

Questo il messaggio con cui Francesco Sgherza, Vicepresidente di Confartigianato, ha aperto i lavori della Convention del Mezzogiorno, organizzata da Confartigianato il 24 e 25 giugno a Palermo.

L’iniziativa di Confartigianato è un invito al Governo e alle Amministrazioni locali a cambiare rotta, ad adottare un’ottica nuova per costruire il futuro del Mezzogiorno.

“Il federalismo davvero utile allo sviluppo del Sud è quello della sussidiarietà e della solidarietà. L’economia meridionale – ha detto Sgherza – è stata colpita drammaticamente dalla crisi economica: le difficoltà congiunturali si sono sommate alle antiche debolezze strutturali. Così nel Mezzogiorno il Pil cresce negativamente da tre anni e peggiora il divario con il Centro Nord”.

“Le potenzialità delle piccole imprese meridionali – ha aggiunto Sgherza – sono schiacciate dalla bassa qualità dei servizi pubblici, dall’alto costo dell’accesso al credito, dai gap delle infrastrutture. E’ sempre più esiguo il sostegno diretto con incentivi all’economia e, contemporaneamente, aumentano le difficoltà di controllo della spesa pubblica da parte di molte amministrazioni regionali del sud. Risultato: l’indice della Qualità della vita dell’impresa, elaborato dall’Ufficio studi di Confartigianato, evidenzia nel Mezzogiorno le peggiori condizioni per fare impresa”.

Il Vice Presidente di Confartigianato chiede che “la politica e le istituzioni ricomincino ad occuparsi di Mezzogiorno con politiche anticongiunturali e interventi strutturali. Il federalismo fiscale deve essere interpretato come il vero strumento utile a riqualificare la spesa nel Mezzogiorno, condizionando i trasferimenti perequativi ad un criterio oggettivamente verificabile, premiando i comportamenti virtuosi e responsabilizzando il sistema politico e amministrativo”.

Il Presidente Sgherza sollecita “nuove scelte politiche che valorizzino il coinvolgimento attivo della società civile. E’ il caso dei Consorzi Fidi che in questi anni di crisi hanno agito da ammortizzatore economico favorendo l’accesso al credito a tassi equi per i piccoli imprenditori e hanno svolto un ruolo di contrasto del fenomeno dell’usura”.

“Ma per il rilancio del Sud – ha concluso Sgherza – è necessario puntare anche sull’export, sul sostegno all’innovazione e alla ricerca, sul risparmio energetico e sull’impiego di energie rinnovabili”.

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