4 Ottobre 2010, h. 00:00

Nuova falsa partenza per il Sistri

Il Ministero dell’Ambiente sceglie la strategia della porta girevole per l’avvio ufficiale del Sistri. Da una parte stabilisce che il sistema parte puntualmente il primo ottobre, dall’altra dice che l’avvio non riguarda tutti, e che anche per chi è scattato il disco verde si tratta di fatto di un avvio in modalità ‘provvisoria’, senza pericolo di sanzioni. Insomma, a oggi, quel condensato di tecnologia per la gestione dei rifiuti speciali prodotti nelle attività di impresa che si chiama Sistri c’è, ma allo stesso tempo non c’è. Occorre fare chiarezza. Il Decreto con cui il Ministero dell’Ambiente ha ridefinito il calendario del Sistri, decreto pubblicato sulla gazzetta ufficiale esattamente il giorno in cui il sistema doveva andare a regime, introduce l’obbligo della registrazione digitale della movimentazione di rifiuti dal primo ottobre solo per le imprese in possesso di chiavetta Usb e Black box, i due dispositivi elettronici che consentono l’accesso al sistema. Per le altre imprese, quelle che non hanno ancora ricevuto i due strumenti, le lancette del Sistri si spostano avanti di tre mesi, al prossimo 31 dicembre. Messa in questi termini la questione sembra semplice: partenza scaglionata con una sola discriminante, il possesso o meno dei dispositivi elettronici. Chi ce li ha parte, chi non ce li ha aspetta. Ma non è proprio così. Il Decreto, infatti, ribadisce l’obbligo di utilizzo del Sistri per chi è in possesso dei dispositivi elettronici, ma non introduce sanzioni per gli imprenditori che decidano di continuare a compilare i formulari cartacei, anziché utilizzare la procedura digitale. In sostanza sembra che il Ministero dell’Ambiente abbia preso atto del ritardo nella distribuzione dei dispositivi elettronici, concedendo di fatto quello che non avrebbe mai voluto concedere, cioè una proroga generalizzata anche se mascherata da partenza scaglionata. Una conferma indiretta arriva dalla decisione di dare il via libera al provvedimento pur in assenza dell’apparato sanzionatorio. Mancando le sanzioni, non è una forzatura sostenere che la reale operatività del Sistri slitta per tutti a fine dicembre. Rete Imprese Italia ha stimato che a fine settembre solo il 54% delle imprese erano in possesso dei dispositivi previsti dalla normativa, una situazione ancora più allarmante quella dei trasportatori: nemmeno un terzo dei vettori specializzati ha potuto ritirare la chiavetta USB e soltanto un automezzo su dieci si è potuto equipaggiare con la black box.

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